CHIANCIANO. E il giorno della verità per Rifondazione Comunista che, in occasione del congresso, non ha trovato ancora una visione unitaria e dunque andrà alla conta.
Lo scontro per la segreteria sarà tra il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e lex ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero. Dopo una lunga riunione notturna, i delegati della prima mozione, quella di Ferrero, hanno deciso di rifiutare lofferta di mediazione dentro il partito e di andare al confronto sui voti delegati. Offerta che prevedeva lintesa politica su un programma, la gestione della segreteria non a maggioranza, ma la leadership di Vendola. Ora Ferrero punta a raccogliere i consensi delle altre tre mozioni di minoranza per raggiungere la maggioranza del partito al comitato politico, che domenica eleggerà il nuovo segretario. Lex ministro oggi ha presentato un documento in commissione politica, la cui linea prevede lautonomia dal Pd ed il rifiuto di un nuovo centrosinistra, il rilancio del partito partendo dal sociale e la presentazione alle Europee con il simbolo di Rifondazione.
Sul palco del congresso è salito Fausto Bertinotti, accolto da una standing ovation, che ha invitato a ricostruire un nuovo movimento operaio arrivando anche a parafrasare Marx: Una forza antagonista non può resistere a lungo se è una forza minoritaria. Oggi la sinistra non ha nulla da perdere se non le catene. Lex presidente della Camera ha invitato a guardare oltre lItalia, a guardare al mondo ma ammette che in Europa la sinistra antagonista è a rischio di scomparsa, così come in Italia è fallita lesperienza della sinistra alternativa. Non ho difficoltà a riconoscere che avevo pensato, davanti ad una campagna elettorale asfittica, che bisognava andare oltre. – ha poi detto lex segretario analizzando la situazione della sinistra italiana – Se avessimo avuto successo, lunità della sinistra era unipotesi reale ma la sconfitta elettorale dice che sono state sconfitte tutte le ipotesi di unità a sinistra. Ma – avverte Bertinotti – non buttiamo il bambino con lacqua sporca. Chi oggi pensa ad un processo costituente deve dire che altro è il cammino, altri sono i protagonisti e diversa è la meta. Più che un assemblaggio di pezzi bisogna riprendere la politica degli avi, una nuova politica per una nuova società civile.
E, parlando dellattuale opposizione al governo, Bertinotti si è rivelato assai critico nei confronti del Pd e di Di Pietro. Dobbiamo costruire unopposizione di sinistra. Oggi non cè perchè non cè sinistra. Il Pd non ha i fondamenti per essere un partito di opposizione. E Di Pietro, e in generale la cultura populista, possono anche apparire ma non sono di sinistra, anzi sono una cultura di destra. Lopposizione di sinistra ha aggiunto – parte dalle ragioni del conflitto sociale, esplora la più classica della contraddizioni tra diritto e lavoro, sapendo che oggi la sfida tocca lumano perchè la specie umana è messa a rischio dalla globalizzazione capitalistica.
Infine, per Bertinotti è necessario mobilitare le energie affinché sia favorita lindizione di uno sciopero generale, perché sarebbe questo il banco di prova per la maturità dellopposizione. Lo so che a decidere è il sindacato, – ha chiarito – ma lambiente politico ne genera le condizioni. Non ci sono oggi le condizioni per farlo vedendo la catena di morti sul lavoro?.