TORINO. Una donna 33enne di Torino che soffriva di anoressia nervosa dall’adolescenza è stata fatta interdire dai genitori appunto perché anoressica e per questo “ritenuta incapace di provvedere ai propri interessi”.
La decisione è stata presa dai giudici civili della settima sezione del tribunale torinese dopo la causa avviata dalla famiglia della giovane edurata tre anni. La sorella maggiore, nominata tutore definitivo, deciderà tutto o quasi al posto suo, concordando i percorsi terapeutici con specialisti pubblici e sanitari privati. Tale decisione così estrema potrebbe aprire la strada ad una serie di precedenti giudiziari per tutti i casi simili.