Nuova tragedia sull’Himalaya: morti e dispersi. Salvo un italiano

di Redazione

 AOSTA. Ancora morte sull’Himalaya. Dopo la morte di Karl Unterkircher lo scorso 16 luglio sul Nanga Parbat, altri due morti, e sette dispersi si registrano sul K2, seconda vetta del mondo (8.611 metri), nel tratto finale della salita.

Secondo quanto riferisce il sito montagna.tv, di Agostino Da Polenza, presidente del comitato Everest-K2-Cnr, in contatto con il campo base della montagna, i due morti sarebbero un serbo e un coreano. A scamparla un italiano, Marco Confortola, che, dopo una notte trascorsa all’addiaccio a 8.300 metri, è giunto a campo 4 (circa 8 mila metri) dove alcuni sherpa lo stanno curando con ossigeno e farmaci. L’alpinista valtellinese è molto provato e infreddolito. “Per il momento resta lì – spiega Da Polenza – anche perchè i soccorritori stanno tentando di recuperare le altre persone disperse sulla montagna. Siamo contenti per Marco ma ovviamente anche molto amareggiati per quanto sta accadendo lassù. La situazione è spaventosa”.

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