GALATONE (Lecce). Sette vittime, tutte giovanissime, tra i 18 e i 33 anni, quelle provocate da un incidente stradale avvenuto la scorsa notte lungo la strada che collega Galatone con Santa Maria al Bagno, località costiera del comune di Nardò, dove si trovano alcuni dei locali e discoteche più frequentati della costa salentina.
Uno scontro frontale tra due auto, una Mini Cooper, con a bordo quattro ragazzi, tutti morti, e una Fiat Marea, occupata da cinque, di cui quattro morti. A perdere la vita Matteo Maggiore, 22 anni, Enrico Mariano, 17, Luigi Moschettini, 33, e la sorella Stefania, di 28, Mary Coviello, 19, Chiara Filieri, 17, Elisa Giurgolo di 18.
Due superstiti: Daniele Santoro di 23 anni, ricoverato allospedale Santa Caterina Novella di Galatina per la frattura ad un arto, con prognosi di quaranta giorni; e la 19enneFederica Baldari, la cui morte è stata smentita: al momento è in sala operatoria e, secondo quanto riferito dalla direzione sanitaria, è in sedazione profonda ed è intubata.
Le vittime erano tutte della zona: Giurgolo, Maggiore, Mariano e Filiari di Galatone, mentre Coviello e i fratelli Moschettini di Carpignano Salentino.
Secondo le prime ricostruzioni operate dalla Polizia stradale, la Mini avrebbe compiuto un sorpasso azzardato sul rettilineo e, giunta ad una curva, si è trovata dinanzi la Marea, questultima che si è ribaltata finendo contro il muretto di unabitazione privata. Tuttavia sono in corso accertamenti, anche perché non ci sono testimoni. Altre ipotesi sono la presenza di un ostacolo imprevisto (un animale) dinanzi ad una delle auto, che lavrebbe costretta a deviare improvvisamente, oppure uno dei due conducenti non avrebbe attraversato nel modo giusto il passaggio a livello che taglia in due la provinciale. Lunica certezza, al momento, è la velocità elevata di uno dei veicoli, vista la violenza dellimpatto.
Provo un grande senso di sconforto, per il dolore delle famiglie ma soprattutto per la giovanissima età delle vittime, sono le parole del sindaco di Galatone, Franco Miceli, che aggiunge: Ho appreso la notizia della tragedia alle 6,30, quando mi hanno telefonato i vigili urbani, e sono andato sul posto. Una delle vittime, Maggiore, era stato anche mio alunno. Si raccomanda sempre ai giovani di moderare la velocità, ma poi spesso la gioventù prende il sopravvento.