REGGIO CALABRIA. Nuovo colpo alla cosca calabrese dei Pelle-Vottari, rivale dei Nirta-Strangio nella faida di San Luca.
La Squadra Mobile di Reggio Calabria, in collaborazione con quella di Roma, ha arrestato ad Aprilia, in provincia di Latina, il latitante Gianfranco Antonioli, 50 anni, accusato di aver introdotto nel territorio italiano armi da guerra per consegnarle alla cosca Pelle-Vottari, con laggravante della modalità mafiosa. Armi che la cosca avrebbe utilizzato per la strage di Duisburg del Ferragosto 2007, quando sei persone furono uccise e per altri agguati legati a una probabile vendetta di Gianluca Nirta, la cui moglie, Maria Strangio, fu uccisa in un agguato il giorno di Natale del 2006.Antonioli era ricercato dal 31 agosto dello scorso anno nellambito delloperazione Fehida che, con larresto di una cinquantina di persone, fu la prima risposta delle forze dellordine alla strage di Duisburg.
Secondo le indagini Antonioli era in contatto con un gruppo criminale bosniaco ed in particolare con Elvire Marmarac, ricercato anche lui nellambito delloperazione Fehida. Proprio da Marmarac arrivavano le armi per i Pelle-Vottari, soprattutto kalashnikov. Referente principale di Antonioli sarebbe stato Marco Marmo, una delle vittime della strage di Duisburg.
Larresto arriva a pochi giorni dalla cattura dellaltro latitante Paolo Nirta, 31 anni, considerato il reggente dellomonima cosca di San Luca. Nirta, anchegli ricercato per la strade nella città tedesca. Il giovane, infatti, è cognato di Giovanni Strangio, il 29enne ricercato da quasi un anno perché accusato di essere uno degli autori del massacro ferragostano. Lo stesso è anche fratello di Gianluca Nirta, marito della defunta Maria Strangio.