Accadde Oggi. Le famigerate voci che riportavano della presenza delloro nel Klondike (Alaska nord occidentale) avevano cominciato a girare fin dal 1830.
Ma alle parole mai avevano fatto seguito i fatti. La particolare natura selvaggia del territorio e la non certo ospitale presenza dei pellerossa Chilkoot resero per anni la mitica impresa solo tale. Nel 1880, comunque, dopo le ricerche di un certo Geoge Holt che qualcosina aveva portato a casa, lungo le rive dello Yukon River erano circa 200 i cercatori disperati di pepite doro. Nel 1885 lungo nello Steward River, siamo sempre in piena Alaska, vi furono ritrovamenti di una certa importanza, ma nel 1893 due mezzi russi riuscirono a racimolare oro per circa 400mila dollari, una cifra impressionante per il tempo. Nacque anche una cittadina, Circle Town, poi denominata la Parigi dellAlaska, ma morì così comera nata e così come accadeva da anni in quelle zone. Il 16 agosto del 1896 George Washington Carmack aveva cominciato a cercare oro di buona ora insieme ai suoi amici indiani Shookum Jim e Tagish Charley, si trovavano sul Klondike River. Li incrociò un cercatore e venditore della zona, un certo Robert Henderson, il quale, dopo aver scambiato qualche parola con loro, fece chiaramente capire alla combriccola di non amare particolarmente i musi rossi e che meglio avrebbero fatto ad andare via da quel posto, anzi non volle vendere neanche del tabacco richiesto dal gruppo. Il fatto, ripetutosi per un successivo episodio, convinse i tre che forse bisognava cambiare aria e si trasferirono sul piccolo ed isolato Rabbit Creek. Si liberarono di Henderson e trovarono la più grossa pepita mai venuta fuori da quelle parti. Preferirono non registrala da Henderson ma fare ben 80 chilometri per arrivare fino al Fortymile. Lungo la strada del ritorno raccontarono a tutti della loro scoperta, era scoppiata la più grossa febbre delloro della storia e a migliaia e centinaia di migliaia arrivarono in queste zone per rincorrere la ricchezza, che arrivò per qualcuno, ma non per tutti.