PORTO CERVO. Questa mattina è stata rapinata una filiale della Banca Intesa a Porto Cervo. A mettere a segno il colpo lo stesso cassiere della banca che ha dovuto eseguire gli ordini dei malviventi per paura di ritorsioni verso la madre.
Da quanto si è appreso, luomo è stato avvicinato verso le 7.30 da un malvivente con il viso coperto mentre era in auto sulla Olbia-Porto Cervo per recarsi al lavoro. “Se non ci consegni i soldi, uccidiamo tua madre”. Per essere più credibile lo stesso malvivente ha collocato, con del nastro adesivo, una finta bomba sul braccio dell’impiegato, minacciandolo di farlo esplodere se non avesse compiuto il furto. Così l’impiegato, una volta giunto in banca, ha preso i soldi, circa 80mila euro, e li ha portati in un luogo concordato. Solo poco dopo le 10 il cassiere ha dato l’allarme, per una “rapina” compiuta nella sua banca, alle forze dell’ordine che sono giunte sul luogo e cheora hanno allestito posti di blocco in tutta la Costa Smeralda e in Gallura. Gli artificieri hanno poi rimosso dal braccio dell’impiegato quello che si è rivelato un falso ordigno composto da plastilina, un telecomando per l’apertura di un cancello e alcuni fili.
Sempre in Costa Smeralda,il quotodiano “L’Unione Sarda” segnala un altro colpo messo a segno nei giorni scorsi, e finora tenuto riservato, all’hotel “Il Romazzino”. I ladri sono usciti portando via, nascosta in una valigia, l’intera cassetta di sicurezza di un facoltoso cliente russo, al cui interno erano custoditi contanti e gioielli per un valore di 500 mila euro. Da una prima ricostruzione sembra che i banditi si siano confusi fra i clienti. Una volta entrati nella suite del russo hanno portato via la cassaforte, aperta successivamente con un piede di porco. Poi avrebbero messo il bottino in una valigia, anch’essa prelevata dalla stanza dellalbergo, e sarebbero scappati senza destare sospetti. “Il colpo dell’estate coperto dal più rigoroso riserbo – si legge sul quotidiano sardo – sarebbe stato messo a segno nei giorni scorsi”.