ROMA. Ha percorso moltissimi chilometri ed è ritornato, vincente di 28 medaglie, nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il tricolore italiano, con tanto di firme da parte di tutti gli atleti, è stato riconsegnato, questa mattina, dal portabandiera Antonio Rossi al Capo dello Stato. Dopo lindirizzo di saluto del presidente del Coni Giovanni Petrucci, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Rocco Crimi, vi è stato il discorso di Napolitano cha ha voluto ringraziare la squadra olimpica: Grazie a voi tutti, a nome dellItalia, per limpegno, la forza di volontà, lo slancio, con cui avete partecipato alle Olimpiadi e avete fatto onore allItalia. Tutti gli atleti che si sono spesi e che hanno combattuto con diversa fortuna, gli allenatori, i dirigenti, soprattutto il Coni e il suo presidente e anche le famiglie degli atleti che hanno dato sostegno morale. E ovvio che i ringraziamenti vanno a chi ha portato a casa loro o lo ha mancato per un pelo come la Idem; a chi è tornato a casa con largento o con il bronzo, con un trofeo individuale o di squadra. ù
Napolitano ha anche rivolto un pensiero particolare alle atlete donne: Una parola affettuosa particolare per le nostre atlete, che hanno garantito e sono state protagoniste di una eccezionale affermazione femminile italiana; specialmente le atlete mamme, che hanno mostrato di saper combinare laffetto e la cura per i propri figli e per i propri mariti, con la passione e labnegazione sportiva.
Gli atleti sono stati ricevuti anche dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a Palazzo Madama, che li ha voluti ringraziare di persona per lottima performance alle Olimpiadi di Pechino: Siamo molto lieti che lItalia si sia piazzata nei primi dieci, e anche se non lo possiamo dichiarare ci fa tanto piacere che Francia e Spagna siano state superate. Quando dovevamo scegliere sotto quale dominazione stare – ha scherzato Berlusconi – si diceva ‘Francia o Spagna purché se magna’. Ora sono dietro di noi e ci fa davvero piacere.