ROMA. Erano circa le 13 quando un corteo blindato ha accompagnato il vicepresidente americano Dick Cheney a Palazzo Chigi dove ha incontrato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Al termine del colloquio, durato circa due ore, Cheney ha affermato: I rapporti tra Italia e Stati Uniti non sono mai stati così forti. Anche Berlusconi ha sottolineato il legame di amicizia che lega il nostro Paese agli Stati Uniti: Vorrei ringraziare Cheney e il presidente Bush per l’amicizia e la considerazione che hanno dimostrato in questi anni nei confronti del nostro Paese. Sarò negli Stati Uniti in occasione del Columbus Day, che cade il prossimo 13 ottobre, per rinsaldare e celebrare l’amicizia tra Roma e Washington.
Il Cavaliere ha, poi, ribadito la necessità di collaborare per lottare contro il terrorismo: Dobbiamo collaborare tutti insieme. Noi che facciamo parte dell’Occidente, che non sono due ma uno solo, dobbiamo lavorare uniti. La direzione è una sola: insieme dobbiamo operare per combattere le crisi che si aprono nel mondo, per combattere il terrorismo e contro la proliferazione delle armi nucleari.
Berlusconi ha affrontato anche la questione della crisi della Georgia: Ho illustrato al vicepresidente Cheney la nostra attività. Ho spiegato a lui ciò che abbiamo tentato di mettere in campo, e siamo anche riusciti a fare in certi casi, per evitare che quanto accaduto in Georgia potesse diventare, anziché un incidente isolato, un detonatore, una miccia capace di riportare indietro la storia di qualche anno verso il sistema della guerra fredda. – ha spiegato il premier – Credo che dobbiamo collaborare tutti insieme per portare il mondo a uno stato di pace di e benessere ancora lontano dall’essere raggiunto.
Cheney, dal canto suo, ha detto che la Georgia ha diritto di entrare a far parte della Nato. a Bucarest gli alleati della Nato hanno concordato che la Georgia e l’Ucraina abbiano il diritto a rafforzare i legami con l’Occidente ed eventualmente aderire all’Alleanza atlantica. Quanto all’Iran non deve potersi dotare di armi nucleari. Abbiamo concordato che non possiamo dare all’Iran la possibilità di avere armi nucleari.
Infine, il vice di Bush ha ringraziato il presidente del Consiglio per lospitalità definendo lItalia una grande nazione: Milioni di americani si sentono orgogliosi della loro eredità italiana, quando noi pensiamo all’Italia pensiamo al vostro meraviglioso popolo, alla vostra storia e cultura, alla vostra bellissima terra. Oltre alla nostra ottima collaborazione sulle questioni di sicurezza di fondamentale importanza – ha concluso Cheney – i nostri governi stanno collaborando con gli italiani per promuovere rapporti economici tra nostri due paesi. Abbiamo molti punti in comune, rimane ancora molto da fare e molto faremo per raggiungere la prosperità e per rafforzare la nostra sicurezza comune e per portare la pace nel mondo.