13 mesi di carcere e espulsione dallItalia entro il 31 dicembre di questanno, è quanto ha patteggiato Azouz Marzouk.
Il tunisino, marito e padre di due delle due vittime della strage di Erba, è accusato per spaccio di droga. Marzouk sconterà il resto della pena nel carcere di Vigevano dove si trova, attualmente, per essere evaso dagli arresti domiciliari. Durante ludienza, svoltasi in presenza del giudice preliminare Valeria Costi e del Pm Massimo Astori, hanno patteggiato anche Fhami Marzouk, fratello di Azouz, condannati a quattro anni e mezzo e Wafa, cognata di Azouz, che dovrà scontare due anni.
Il legale di Azouz Marzouk, Roberto Tropenscovino, dopo la sentenza, ha annunciato che presenterà ricorso al Tar contro la decisione del provvedimento di espulsione: Abbiamo dovuto sottostare al patteggiamento per ovvi motivi di convenienza e pur essendo soddisfatti perché la condanna è stata più mite di quanto avessimo patteggiato, ora daremo battaglia. Si tratta di una forzatura, dato che questo provvedimento impedirebbe al mio assistito di presenziare in qualità di parte civile al processo per la strage di Erba.