Pubblica Amministrazione: Cgil, Cisl e Uil pronti allo sciopero generale

di Angela Oliva

sciopero generaleSindacati sul piede di guerra dopo la prima riunione con l’Aran per il contratto dei dipendenti pubblici.

Nel loro comunicato stampa unitario, firmato dai segretari generali della Funzione Pubblica di Fp-Cgil Carlo Podda, della Fps-Cisl Rino Tarelli e della Uil-Pa Salvatore Bosco, è stato annunciato che, per le prossime settimane, sono in programma delle iniziative che potrebbero culminare in uno sciopero generale della categoria: “La battaglia sarà dura e lunga e potrebbe concretizzarsi in più iniziative di protesta, non escludendo lo sciopero generale della categoria. Fp, Fps e Uil-Pa ribadiscono la propria disponibilità a partecipare a tutte le riunioni che verranno nel frattempo convocate ma ritengono necessario confermare la mobilitazione in atto allo scopo di ottenere dal governo il tavolo negoziale generale. Tale livello, come già avvenuto nei precedenti cicli contrattuali, indipendentemente dai diversi governi che si sono alternati alla guida del Paese, pare quello in grado di risolvere i diversi aspetti di una vertenza contrattuale che si presenta di straordinaria complessità. Nel corso di questa settimana, – concludono i sindacati – le segreterie nazionali valuteranno le ulteriori iniziative di lotta da assumere”.

Anche la federazione delle Rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb) haavvalorato la probabilità dello sciopero dei dipendenti pubblici, già, precedentemente, indetto per il 17 ottobre. Giuliano Greggi, della direzione nazionale, ha affermato che “lo scontro va aperto sul piano sostanziale delle politiche sulla pubblica amministrazione, dei contratti e dei diritti. Le Rdb riaffermano i contenuti dello sciopero che svolge questa funzione di contrapposizione sul piano sostanziale. La direttiva non solo è irricevibile per contenuti economici e normativi, ma perché ha lo scopo di dimostrare che Aran e organizzazioni sindacali non sono in grado di procedere alla negoziazione”.

Si dice sorpreso, invece, per la reazione dei sindacati il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che haRenato Brunetta affermato: “Mi sorprende perché non ricordo da parte delle stesse sigle sindacali la proclamazione di uno sciopero del pubblico impiego all’indomani dell’approvazione della legge finanziaria per il 2008 del governo Prodi, con la quale furono stanziate per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego soltanto le risorse per l’indennità di vacanza contrattuale. Sorprende – prosegue – perché a quelle risorse sono state invece aggiunti, da parte di questo governo, altri 2 miliardi e 400 milioni di euro per il settore statale (per tutto il settore pubblico le risorse da spendere ammontano così a più 6 miliardi di euro), che nel complesso equivalgono ad aumenti retributivi pari al 3,2%. Sorprende perché vista l’attuale crisi finanziaria, non solo italiana ma mondiale, mi sembra irragionevole che non si possa fare con queste risorse un contratto onesto e che salvaguardi il potere di acquisto dei dipendenti pubblici. Tanto più – conclude Brunetta – che mi sono adoperato per recuperare per il 2009 le risorse dell’accessorio (200 milioni di euro) tagliate dal decreto legge 112 e che sto lavorando con le amministrazioni interessate per recuperare le ulteriori risorse derivanti da leggi speciali sospese dallo stesso decreto per l’anno 2009”.

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