ROMA. E urgente creare una forte mobilitazione per la manifestazione dell11 ottobre. Lo si legge in un comunicato della Sinistra Democratica riguardante la manifestazione di sabato 11 ottobre, in Piazza della Repubblica, a Roma, contro il governo e Confindustria.
Si tratta di ricostruire le ragioni di unopposizione a questo Governo che sia popolare, rigorosa, convincente: per farlo occorre una sinistra unita allaltezza dei problemi vecchi e nuovi che abbiamo di fronte. Sullo scenario mondiale ad una grave crisi ambientale e delle risorse si è aggiunta una crisi finanziaria senza precedenti, innestata negli Sati Uniti dallo scoppiare di bolle speculative,che stanno trascinando, con un effetto domino devastante, gran parte delleconomia reale mondiale verso un orizzonte recessivo. Questo significa imprese in crisi, licenziamenti, caduta nella povertà di migliaia se non milioni di persone. Il tentativo di arresto di questa crisi ha significato, fin ora, una spesa di 1.400 miliardi di dollari a livello complessivo, che ricadranno sulle spalle dei vari cittadini. Gli effetti di questa caduta verticale delle finanze riguardano anche il nostro paese e radicalizzano una paura generalizzata che la destra ha già eccitato da tempo. Risulta paradossale che Berlusconi che ha fatto dellinsicurezza la sua bandiera elettorale attacchi appena al governo proprio la sicurezza sociale che costituisce lunico reale antidoto contro la paura. Il governo di destra usa una ricetta vecchia: divide et impera, lotta tra i poveri che non arrivano a fine mese, ricerca di capri espiatori. Così il razzismo, da latente che era, si è fatto barbarie di massa, altroché riconoscimento dei diritti di cittadinanza! La destra lamenta lo scarso livello dei nostri studenti e come prima cosa colpisce la qualità della scuola elementare, quella che funziona meglio, ritornando al maestro unico; si decidono 120.000 esuberi di personale scolastico promettendo ai più meritevoli aumenti di stipendio! Invece di alzare i salari e creare più occupazione stabile si detassano gli straordinari impegnando i lavoratori in turni faticosi che mettono a rischio salute e sicurezza! Si spendono per i caccia bombardieri Tornado più che per gli asili nido e poi il Governo di destra ne invia 4 in Afghanistan per minare, definitivamente, il già traballante articolo 11 della nostra Costituzione. Non si da seguito agli impegni per la promozione di energie alternative e si decide il ritorno al nucleare! E poi il lodo Alfano, lattacco alla libertà di stampa, alla laicità, alla libertà femminile, ai diritti civili e a quelli di cittadinanza. Ragioni per scendere in piazza per un altro mondo possibile ce ne sono tante. Segnali positivi se ne sono già visti: le tante manifestazioni spontanee sulla scuola, la mobilitazione sindacale del 27 Settembre, la risposta positiva dei cittadini al referendum contro la base Dal Molin, il successo della distribuzione del pane a prezzi popolari. Ora si tratta di dare forza ad una grande manifestazione nazionale e popolare e per questo chiediamo limpegno di ognuno e di tutti. Cambiare lo stato di cose presenti dipende anche da noi perché, come recita lo slogan, lopposizione è nelle nostre mani.