Ancora nulla di concreto per lelezione del giudice costituzionale. Anche questa mattina la votazione del Parlamento, riunito in seduta comune a Montecitorio, non ha portato alla soluzione.
I presidenti Gianfranco Fini e Renato Schifani hanno deciso sedute a oltranza al fine di risolvere la situazione. Il premier Silvio Berlusconi ha incontrato i capigruppo di Camera e Senato del Pdl, a Palzzo Chigi, per trovare una soluzione dopo le votazioni annullate.
Sembrerebbe che, secondo fonti del Pdl, il presdiente del Consiglio abbia indicato un confronto con lopposizione che poterebbe alla risoluzione dellenigma sia per Consulta che per la Vigilanza Rai. In sostanza il Pd dovrebbe aprirsi alla votazione di Gaetano Pecorella altrimenti, alle prossime votazioni, si azzererebbe il tutto e, di conseguenza, cadrebbe anche la candidatura di Leoluca Orlando.
Tale strategia viene confermata anche dal presidente vicario del gruppo Pdl Camera, Italo Bocchino: Abbiamo continuato a registrare l’irresponsabilità’ da parte dell’opposizione che ha deciso di non convergere su Pecorella. Dunque proseguiamo, è evidente che ciò ci porta allo stesso atteggiamento sul nome di Orlando.
Intanto il leader del Pd Walter Veltroni ha affermato: Aspettiamo che finiscano da parte della maggioranza posizioni di irragionevolezza. Più che dire che siamo disposti a votare un candidato alla Consulta con i requisiti, che dobbiamo dire? Questo è il senso di responsabilità. Avevamo già detto alla maggioranza la nostra posizione – ha ribadito Veltroni -, tutti sapevano tutto. Voglio ricordare che dopo 25 votazioni la Vigilanza non riesce a eleggere il presidente perché la destra non partecipa al voto.