La notevole affluenza alle urne e lo scarto di voti con il quale Barack Obama ha vinto le elezioni contro il rivale John McCain sottolinea la volontà di cambiamento degli Stati Uniti.
La campagna elettorale americana ha tenuto banco negli ultimi mesi catalizzando lattenzione dei mass media internazionali. Molte le televisioni che hanno seguito in diretta, con una maratona notturna, lesito di queste elezioni che hanno proclamato il 47enne figlio di un emigrato keniota come 44esimo presidente degli Stati Uniti. La notizia, in pochi minuti, ha fatto il giro del mondo e tutte le personalità politiche e non del mondo hanno reso omaggio al primo presidente di colore che ha conquistato la Casa Bianca.
Giungano a lei dall’Italia un fedele, sincero e riconoscente alleato degli Stati Uniti ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi – che non dimentica il sacrificio dei tanti giovani americani caduti per ridare all’Italia e all’Europa la dignità e la libertà, giungano le congratulazioni più cordiali per l’affermazione conseguita al termine di una difficile campagna elettorale dove siè confrontato con un competitore di alto rango. A nome mio, del Governo e del popolo italiano ha concluso il premier – formulo a lei i più fervidi auguri per lo svolgimento dell’alto compito che la attende. Sono assolutamente certo che l’amicizia e la collaborazione tra i nostri due Paesi continuerà a crescere e a rafforzarsi.
Parla di cambiamento, invece, il segretario del Pd Walter Veltroni che ha inviato un messaggio al neo presidente: Caro senatore Obama la sua vittoria può cambiare il mondo. La straordinaria affermazione da lei conseguita nel voto per la casa Bianca ci ha riempito di gioia:è un evento straordinario, un vero e proprio cambio destinato a riflettersi nella storia del suo paese ed insieme a modificare, come un grande vento, le speranze e gli assetti del mondo.
Anche il Ministro degli Esteri Franco Frattini si è detto estremamente fiducioso del rapporto di cooperazione che si stabilirà con Barack Obama: Gli Stati Uniti resteranno il primo partner internazionale dellItalia verso cui la nuova amministrazione Obama avrà un approccio estremamente positivo. Il neo presidente Obama ama lItalia, lo ha detto, lo ha ripetuto, e certamente questo sarà un momento importante su cui rilanciare ancora la nostra alleanza bilaterale. Sicuramente Obama avrà molte occasioni di incontrare il governo italiano, di incontrare il presidente Berlusconi ma certamente – ha concluso il titolare della Farnesina – credo che il suo approccio sarà un approccio positivo verso lEuropa e estremamente positivo verso lItalia.
Tra i tanti messaggi di congratulazioni cè stato anche chi, come il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, è uscito fuori dalle righe con commenti, poco opportuni, sulla politica estera che adotterà il nuovo presidente a stelle e strisce: Sul piano della lotta al terrorismo internazionale dobbiamo vedere Obama alla prova, perché questo è il vero banco di prova. L’America è la democrazia di riferimento per quanto vogliano affermare i valori della libertà minacciati dal fondamentalismo, dal terrorismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi. Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta . Con Barak Obama alla Casa Bianca l’Europa sarà chiamata ad assumersi maggiori responsabilità. Credo che l’Europa debba ora assumersi maggiori responsabilità perché non sappiamo cosa farà il nuovo presidente degli Stati Uniti. Difendiamoci da soli dai pericoli che incombono su di noi.
Parole che non sono affatto piaciute al presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro che ha affermato: È molto grave ed è inaccettabile che il presidente del gruppo di maggioranza al Senato abbia pronunciato queste parole, proprio nel momento il Presidente Schifani, che è parimenti un autorevolissimo membro della stessa coalizione politica, con grande sensibilità commentava in modo positivo lelezione di Barack Obama alla Presidenza degli Stati Uniti dAmerica. Non sfugge ai più ha sottolineato la Finocchiaro – che si tratta di parole che rischiano di minare i rapporti dellItalia con il nostro maggiore alleato e che il governo con quest affermazione si trova in una gravissima situazione. È necessario che presidente Gasparri ritratti e ritiri le sue affermazioni.
Ma, a parte le polemiche del Senato italiano, messaggi di felicitazioni per Obama sono arrivate da tutto il mondo. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha scritto una lettera per Obama congratulandosi per la vittoria: La sua brillante vittoria ricompensa un impegno instancabile al servizio del popolo americano. Corona, al tempo stesso, una campagna elettorale eccezionale il cui impeto ha mostrato al mondo interno la vitalità della democrazia americana.
Un trionfo portatore di speranza e di fiducia. ha commentato il premier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero – In occasione della sua straordinaria vittoria elettorale, desidero esprimerle le mie più vive felicitazioni a nome del governo e del popolo spagnolo.
Anche il governo moscovita guarda al futuro con occhi diversi, come ha sottolineato il presidente Dmitri Medvedev: Non abbiamo problemi col popolo americano, non cè qui un antiamericanismo congenito. Speriamo che i nostri partner e la nuova amministrazione statunitense facciano una scelta a favore di rapporti più validi con la Russia.
Congratulazioni anche dal leader palestinese Abu Mazen che ha auspicato che la nuova Amministrazione acceleri gli sforzi in vista della pace, dato che la soluzione del problema palestinese e del conflitto fra arabi e israeliani è la chiave della pace nel mondo.
Di nuova era ha parlato il presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai esprimendo la sua soddisfazione per la vittoria di Barack Obama.
Oltre agli auguri arrivato da Cina, Giappone, India, Pakistan ,Venezuela, Israele, Inghilterra e dalla Lega Araba, ad Obama è giunta una lettera speciale inviatagli dal sudafricano premio Nobel per la Pace Nelson Mandela che ha scritto: Caro Senatore Obama, Ci uniamo al popolo del suo Paese e di tutto il mondo nel congratularci con lei per essere diventato il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. La sua vittoria ha dimostrato che nessuna persona, in nessun luogo al mondo dovrebbe astenersi dal sognare di volere cambiare il mondo affinché diventi un pianeta migliore. Prendiamo atto e plaudiamo al suo impegno di sostenere la causa della pace e della sicurezza in tutto il pianeta. Confidiamo inoltre che lei faccia rientrare nella sua missione di presidente anche la lotta alle piaghe della povertà e della malattia in tutto il pianeta. Le auguriamo forza e decisione nei giorni e negli anni difficili che le stanno davanti. Siamo sicuri che lei alla fine conseguirà il suo sogno, quello di rendere gli Stati Uniti d’America un partner a pieno titolo di una comunità di nazioni dedite ad assicurare pace e benessere a tutti. Con i miei più sinceri auguri.