Legge Gelmini, continuano le proteste degli studenti

di Angela Oliva

protesta studenti (corriere.it)Nonostante la conversione in legge del decreto del Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini e la sua discreta apertura agli studenti, continuano le proteste in tutta Italia.

In particolar modo a Roma, questa mattina, ben tre cortei hanno sfilato per le strade della città paralizzando il traffico cittadino. Gli studenti universitari de ‘La Sapienza’ è partito da piazzale Aldo Moro per poi raggiungere gli altri manifestanti radunati in piazza della Repubblica. A tale folto gruppo si è aggiunto anche il corteo dei liceali, in piazza Barberini. L’obiettivo del corteo di protesta era quello di raggiungere il dicastero dell’Istruzione ma il percorso è stato deviato verso Testaccio e nei pressi della stazione Piramide della metropolitana si sono verificati dei tafferugli tra manifestanti e polizia. Il bilancio è di uno studente ferito, di un agente contuso e di una giornalista di ‘Repubblica’ che è stata colpita ad un braccio da una manganellata.

Problemi di ordine pubblico anche a Milano dove gli studenti hanno occupato la Galleria Vittorio Emanuele, tenendo le lezioni all’aperto. Durante la manifestazione ci sono stati degli scontri con le forze dell’ordine poiché i manifestanti volevano deviare il percorso. Gli studenti si sono definiti l’onda che travolgerà il Ministro Gelmini, come si evince dagli striscioni in mostra nei cortei: ‘L’onda anomala che travolgerà tutto e tutti’, ‘La marea non si argina, questa è l’onda che non si cavalca’, ‘Gelmini wanted’ e ‘Gelmini chi l’ha vista?’.

Intanto, giovedì sera, è stato approvato il decreto legge sull’università dal Consiglio dei Ministri. Il decreto che abbiamo approvato non è la riforma dell’Università’, è un provvedimento piccolo di tre articoli e un quarto di copertura. – ha affermato il ministro dell’Istruzione Gelmini – Voglio subito precisare che non ci sarà nessun blocco per i concorsi universitari già banditi. Il decreto legge – prosegue Gelmini – stanzia anche 500 milioni di euro per le università più virtuose senza distribuzioni a pioggia. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri prevede lo sblocco del turn over per gli enti di ricerca. Per ogni docente che andrà in pensione – ha concluso il ministro – le Università potranno assumere due in alcuni casi tre ricercatori a costo inalterato”.

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