ROMA. Dopo londata di polemiche sul giovane, bello e abbronzato, arriva la telefonata del nuovo presidente americano Barack Obama al premier italiano Silvio Berlusconi.
Non sarà stato uno dei primi capi di stato ad essere contattato, ma va bene così per il Cavaliere, preceduto dal presidente egiziano Hosni Mubarak, dal presidente pachistano Asif ali Zardari, dal presidente polacco Lech Kaczynski, dal premier polacco Donald Tusk, dal re saudita Abdullah e dal primo ministro spagnolo José Zapatero. Dellormai famosa battuta, riferiscono fonti del governo, i due non hanno discusso. G8 in programma a luglio alla Maddalena, in Sardegna, Afghanistan, missioni italiane allestero, crisi economica e G20 a Washington il prossimo 15 novembre: questi gli argomenti trattati nel corso dei circa venti minuti di conversazione.
Tornando alla battuta su Obama, a Bruxelles, durante una conferenza stampa, Berlusconi si è stizzito nei confronti di un giornalista di Bloomberg che lo invitava a chiedere scusa. Ti sei messo anche tu nella lista di quelli che ho definito ieri, ha risposto il premier, riferendosi alle sue dichiarazioni di ieri, quando, nel commentare le polemiche mosse dallopposizione, aveva detto: E una battuta, una carineria nei confronti di Obama. Se poi non hanno il sense of humour allora vuol dire che gli imbecilli sono scesi in campo, che se ne vadano a….
Intanto, il sito Il cittadino d’Italia fa notare una frase su Obama del leader del Pd, Walter Veltroni, che sicuramente si pone in competizione con quella di Berlusconi, apparsa sull’edizione cartacea del Corriere della Sera del 7 novembre. In un articolo sul discorso tenuto in piazza del Pantheon da Veltroni, all’interno della stessa pagina in cui si citano gli scherzi internazionali del Cavaliere, si riportano queste parole del segretario democratico: Io, noi, voi tutti… beh, tutti insieme abbiamo creduto alla vittoria di quest’uomo nero….