ROMA. A margine del Consiglio dei ministri degli Esteri tenutosi a Bruxelles, il ministro Franco Frattini ha dichiarato che lItalia non è ancora soddisfatta delle proposte per modificare il pacchetto clima-energia dellUe e che potrebbe non dare lok al testo se non si troverà un compromesso.
Frattini ha affermato, inoltre, che è stato fatto un passo avanti con linclusione del carbon leakage (fughe di carbonio) come emendamento alla proposta iniziale, ma adesso – ha sottolineato – bisogna fare passi avanti sulle percentuali per essere certi che alcuni settori, come carta e cemento, vengano salvaguardati in toto. Le misure proposte dalla Commissione puntano entro il 2020 a ridurre del 20 per cento le emissioni di Co2, ad aumentare del 20% lefficienza energetica ed arrivare ad utilizzare il 20 per cento di fonti rinnovabili denergia. Il governo italiano pone come condizione di poter contabilizzare ai fini del rispetto del proprio obiettivo nazionale per lo sviluppo delle energie rinnovabili (17% nel consumo finale nel 2020), anche lenergia prodotta con fonti verdi nei Paesi extra Ue del bacino mediterraneo. Inoltre, Frattini chiede linserimento di una clausola di revisione che dovrebbe riesaminare nel 2014 il funzionamento delle misure del pacchetto clima, alla luce delleventuale accordo, o mancato accordo, per la riduzione dello Co2 da parte dei Paesi maggiori responsabili delle emissioni di gas serra, in particolare Usa, Cina e India. LItalia non è lunica a porre condizioni. Ci sono molti Paesi che in modo assai più drastico dellItalia hanno detto di non poter accettare il compromesso. – ha detto Frattini – Se non si individuano i settori industriali per i quali consentire deroghe, non credo sia possibile trovare un compromesso. Secondo il ministro, anche il cancelliere tedesco Angela Merkel condivide la posizione italiana. E, citandola, ha spiegato: Non possiamo approvare sacrificando posti di lavoro nel nostro Paese.