invito alla solidarietà tra le famiglie e le comunità in questi tempi di crisi
economica quello giunto da Papa Benedetto XVI in occasione del tradizionale urbi
et orbi (alla città e al mondo) da Piazza San Pietro.
La benedizione, questanno,
è stata impartita in 64 lingue, una in più rispetto allo scorso anno: quella
islandese.
Il Pontefice ha affrontato i temi che riguardano i conflitti e le
sofferenze che si vivono in diverse parti del mondo. Bisogna trovare soluzioni giuste e durature sui conflitti in
Terrasanta, sui rapporti tra israeliani e palestinesi, sulle situazioni in
Libano, in Iraq e ovunque in Medio oriente. Ha invocato la pace per gli
abitanti dello Zimbabwe, in preda ad una profonda crisi economica e sociale,
del Congo, del Kivu, del Darfur e della Somalia.
Durante la messa di
mezzanotte, poi, il Papa ha lanciato un appello per i bambini rifiutati, per i bimbi di strada e i bambini soldato,
per quelli abusati, anche attraverso la pornografia. E ha chiesto di fare tutto il possibile affinché finisca la
tribolazione di questi bambini e un cambiamento
nellintimo delluomo che solo consentirebbe di superare la causa di tutto
questo male e vincere il potere del maligno.
Benedetto XVI ha ricordato
che il dio cristiano si fa uomo dapprima
davanti a persone di condizione molto bassa, davanti a persone che nella grande
società erano piuttosto disprezzate. Solo il cuore vigilante – ha
aggiunto – è capace di credere al
messaggio del cristianesimo.