VIGEVANO (PAVIA). Azouz Marzouk, il tunisinoche nellastrage di Erba perse moglie e figlio, ha lasciato questa mattina il carcere di Vigevano dove ha finito di scontare 13 mesi patteggiati per spaccio.
Attenderà in luogo segreto l’esito del ricorso in Cassazione contro l’espulsione posta come condizione per il suo patteggiamento. Il tunisino, difeso dai legali Roberto Tropenscovino e Renato Panzeri, ha detto che è sua intenzione rimanere in Italia per avere giustizia per sua moglie, suo figlio, la suocera, per Valeria Cherubini e per Mario Frigerio, quest’ultimo unico sopravvissuto alla strage. “Sono molto soddisfatto per l’ergastolo inflitto a Olindo Romano e Rosa Bazzi condannati anche a tre anni di isolamento, due dei quali già scontati in sede di carcerazione preventiva. Ancor di più Marzouk si è detto contento per la loro separazione pur rammaricandosi per quello che e’ successo poi”. Il riferimento è alla supossibilità per i coniugi Romano di incontrarsi seppur detenuti in due carceri diverse.