Iervolino vara la nuova giunta, Nicolais si dimette da segretario Pd

di Antonio Taglialatela

Iervolino e NicolaisNAPOLI. Dopo tante “tarantelle”, come lei stessa le aveva definite, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino vara la nuova giunta, confermando dieci assessori già in carica e nominandone sei nuovi.

Si tratta dell’editore Diego Guida, dell’ex direttore dell’igiene urbana a Roma Paolo Giacomelli e di quattro docenti universitari: la sociologa Enrica Amaturo, l’economista Riccardo Realfonzo, Marcello D’Aponte, ordinario di diritto del lavoro pubblico a Scienze Politiche della Federico II, Pasquale Belfiore, ordinario di Composizione architettonica alla Seconda università. Sostituiscono Giorgio Nugnes, dimessosi dopo gli arresti di ottobre per i disordini di Pianura, e suicidatosi lo scorso 29 novembre; Enrico Cardillo, dimessosi prima di essere colpito da arresti domiciliari poi revocati nell’ambito dell’inchiesta sul Global Service; gli assessori Ferdinando Di Mezza e Felice Laudadio, coinvolti e tuttora agli arresti domiciliari; Luigi Imperlino dell’Idv, che aveva lasciato l’incarico su disposizione del leader del partito Antonio Di Pietro. Degli assessori in carica salta solo Gennaro Mola (Pd) che lascia la nettezza urbana.

“C’è stato molto rumore attorno a questa giunta ma io posso affermare che non c’è stata alcuna lacerazione e alcuna contrapposizione con nessuno – ha spiegato la Iervolino in conferenza stampa – Il sindaco non ha alcuna intenzione di contrapporsi ad alcuno, il sindaco ha tenuto con correttezza, e la correttezza è dimostrata anche da alcune registrazioni se qualcuno volesse metterla in dubbio i rapporti con il suo e con gli altri partiti i rapporti con il suo partito e con gli altri partiti della coalizione, che ringrazio per lo stile costruttivo con cui hanno lavorato, e per aver messo davanti a tutto l’interesse della città. Ho aspettato con pazienza che si maturassero gli eventi, per due volte, venerdì sera e ieri mattina, sono arrivata a una linea di composizione perfettamente concordata anche con il mio partito. Quando sono cominciati a sorgere ancora una volta dubbi io ho avuto il dovere istituzionale, (come sindaco ricordatevi che io ho giurato sulla costituzione per l’undicesima volta, avendolo già fatto dieci volte da ministro), io ho avuto il dovere di dare un governo alla città e di darlo assumendone pienamente la responsabilità”.

Ma la nuova giunta fa scatenare subito polemiche, tanto da produrre le dimissioni del segretari provinciale del Pd napoletano, l’ex ministro Luigi Nicolais, per il quale “è mancata svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini”. Nicolais ha comunicato al segretario nazionale Walter Veltroni e al segretario regionale Tino Iannuzzi le sue “irrevocabili dimissioni” dalla carica che ricopriva dallo scorso 30 giugno. “La città di Napoli – afferma – in questi giorni ha attraversato una tra le più gravi crisi istituzionale degli ultimi anni. Il Pd napoletano, interpretando la crisi di fiducia manifestata dai cittadini verso il governo locale, ha adottato una linea politica tesa a sostenere un profondo rinnovamento dell’azione amministrativa della città e degli uomini che sono chiamati a rappresentarla. Purtroppo, non essendo riuscito a concretizzare il mandato ricevuto dal partito napoletano e a trasferire ai vertici del Pd nazionale la drammaticità del momento e la necessità di una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini, ritengo che non ci siano più le condizioni per il prosieguo del mio mandato. Resto comunque convinto – conclude Nicolais – che solo dal Pd, rinnovato e più attento alle istanze della società, possa partire un vero percorso di rilancio per restituire al nostro territorio la speranza di un futuro migliore”.

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