Why not, Alfano chiede trasferimento per sette magistrati

di Angela Oliva

Angelino AlfanoIl Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha deciso il trasferimento di funzione e di sede per sei magistrati delle Procure di Salerno e Catanzaro e la sospensione delle funzioni e dello stipendio per il capo della procura salernitana Luigi Apicella.

La decisione del Guardasigilli è scaturita dalla guerra a suon di sequestri e perquisizioni degli atti delle inchieste “Why not” e “Poseidone” del pm Luigi De Magistris in cui erano indagati nomi illustri della politica. Circa un mese fa, infatti, la procura di Salerno chiese il sequestro degli atti indagando alcuni magistrati catanzaresi. Dopo qualche giorno la stessa procura calabrese avanzò un atto di controsequestro e iscrisse nel registro degli indagati sette pm salernitani con l’accusa di abuso d’ufficio.

La richiesta di Alfano sarà inviata, domani, alla sezione disciplinare del Csm che dovrà decidere sulla precedente richiesta del pg della Cassazione di trasferire ad altra sede e ad altre funzioni il solo Apicella. Quest’ultimo, infatti, ha presentato istanza di ricusazione nei confronti della sezione disciplinare del Csm. Le motivazioni a cui si appella il capo della Procura di Salerno risiedono nel fatto che non può essere giudicato dal tribunale delle toghe poiché “tra gli addebiti a suo carico c’è quello di aver fatto proprie, integrandole nel provvedimento di sequestro del fascicolo Why not, accuse allusive e giudizi denigratori su decisioni giurisdizionali assunte non solo da altre autorità giudiziarie ma dalla stessa sezione disciplinare del Csm”. Inoltre a giudicare Apicella non potranno essere “quei componenti della sezione disciplinare che hanno partecipato ai lavori della Prima Commissione del Csm che nei suoi confronti ha aperto la procedura di trasferimento d’ufficio”.

A giudicare, quindi, la sospensione delle funzioni e dello stipendio del procuratore salernitano sarà un collegio diverso presieduto dal laico di An Gianfranco Anedda.

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