ROMA. La riforma della giustizia sarà fatta, con o senza lappoggio dellopposizione. Parola di Silvio Berlusconi, intervenuto in collegamento telefonico alla manifestazione Nevezzazzurra, tenutasi a Roccaraso.
Io non so se queste speranze di un dialogo possano trasformarsi in realtà. – ha detto – Ma sono sicuro che questa volta la riforma della giustizia la faremo. Con la sinistra se sarà possibile, con i numeri della maggioranza se la sinistra non vorrà partecipare. Credo che sia qualcosa che gli italiani aspettano.
Il premier è tornato anche sul tema delle intercettazioni telefoniche dopo le dichiarazioni rilasciate a Repubblica dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, il quale ha affermato di volerne mantenere lutilizzo per le inchieste su corruzione e concussione. Devo notare ancora oggi lopera di disinformazione sui giornali che parlano di una mia marcia indietro per quanto riguarda la corruzione e le intercettazioni. – ha sottolineato Berlusconi – Non ho mai pensato di poter vietare questo strumento di indagine per un reato grave come la corruzione. Ho detto che non dovevano essere possibili le intercettazioni per tutti i reati contro la pubblica amministrazione ma non la corruzione.
Per Lanfranco Tenaglia del Pd, ministro ombra della Giustizia, appare evidente che il governo, sulla questione giustizia, cerca di salvare capra e cavoli. Prima lintervista di oggi del ministro Alfano, poi il presidente del Consiglio in persona smentisce se stesso sulla questione delle intercettazioni per i reati nella pubblica amministrazione esemplificano una clamorosa marcia indietro. Una virata sottolinea Tenaglia – chiaramente resa obbligatoria dalle parole del presidente della Camera Fini, checché ne dicano gli esponenti del Pdl. Tenaglia conclude ritenendo sia il metodo che il merito proposti dal presidente Fini siano la base più utile per arrivare a una riforma davvero condivisa, senza strappi alla Costituzione e nellinteresse di tutti.