UDINE. Dopo due mesi di verifiche e approfondimenti, il consiglio di amministrazione della clinica Città di Udine ha deciso che non potrà accogliere Eluana Englaro.
La decisone, non unanime del Cda, è stata fortemente condizionata dallatto di indirizzo firmato dal Ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Siamo costretti a ritirare la disponibilità ad ospitare la signora Eluana Englaro esordisce la nota stampa della clinica – e lequipe di volontari esterni per lattuazione del decreto emesso dalla Corte dAppello di Milano il 9 luglio 2008 e ratificato dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite lo scorso novembre per il groviglio di norme amministrative e la possibile sovrapposizione di competenze esistenti tra Stato e Regioni.
Gli approfondimenti condotti portano a ritenere probabile che, nel caso si desse attuazione allospitalità della signora Englaro per il protocollo previsto, il ministro potrebbe assumere provvedimenti che – per quanto di validità temporanea proprio in virtù delle specifiche pertinenze delle Istituzioni – metterebbero a repentaglio loperatività della struttura, e quindi il posto di lavoro di più di 300 persone, oltre che di quelli delle società controllate, e i servizi complessivamente erogati alla comunità. Di fronte a una tale, concreta prospettiva
conclude il comunicato – la casa di cura ha dunque dovuto rinunciare a portare avanti unazione concepita con lunico scopo di dare al signor Beppino Englaro il supporto logistico per esaudire la volontà della figlia.
Eluana che vive in stato di coma vegetativo da 17 anni, resterà, quindi, nella clinica delle suore Misericordine di lecco che attualmente la accoglie. Il padre della ragazza, Beppino Englaro, che ha lottato per linterruzione dellalimentazione artificiale, ha affermato insieme allavvocato e curatrice speciale di Eluana, Franca Alessio: Rispettiamo la decisione contraria assunta dalla casa di cura città di Udine dopo latto di indirizzo del ministro Sacconi e non abbiamo altro da aggiungere. Ringraziamo la direzione generale e la direzione sanitaria della casa di cura Città di Udine per la grande umanità, disponibilità e generosità dimostrata fino al 16 dicembre 2008. Alla famiglia Englaro, adesso, si aprono due possibilità: o fare ricorso al Tar della Lombardia, oppure cercare unaltra struttura, in Italia o allestero, che voglia accogliere Eluana.
Dalla decisone di Sacconi sono scaturite numerose polemiche politiche come quella del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, che aveva giudicato inefficace il provvedimento di Sacconi, posizione condivisa anche dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo.