ROMA. Fresco di nomina alla segreteria del Pd, Dario Franceschini accusa il premier Silvio Berlusconi di essere contro la Costituzione.
Dal palco della Fiera di Roma, aveva annunciato di andare nella sua città a giurare sulla Costituzione. E oggi, a Ferrara, in occasione della commemorazione di 13 cittadini innocenti trucidati nel 1943 davanti al Castello Estense, era con suo padre Giorgio, partigiano cattolico ed ex deputato Dc, che ha portato una copia della carta costituente. Non è il momento della delusione, dellastensionismo, nè del disimpegno. E il momento in cui tutti gli italiani comincino una lunga battaglia per difendere la democrazia italiana, ha detto Franceschini, attaccando poi il premier: Lui ha in mente un paese in cui il potere viene sempre più tacitamente concentrato nelle mani di una sola persona. Questo è contro la Costituzione a cui lui ha giurato fedeltà.
A stretto giro è giunta la replica di Berlusconi, che nega qualsiasi volontà di stravolgimento della Carta: Se avesse detto (Franceschini, ndr) una cosa del genere sarebbe una cosa non reale. Io ho giurato sulla Costituzione. Ne sono un assoluto sostenitore. Non ci sentiremmo cittadini italiani se non riconoscessimo la legge fondamentale che trasforma la nostra società in uno Stato.
Dal Pdl forte la critica di Daniele Capezzone: Franceschini parte malissimo, scegliendo un antiberlusconismo viscerale e rancoroso.
Sulla stessa lunghezza donda il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, che da Aversa (Caserta), in occasione della Festa della Libertà, commenta: Da parte di Franceschini le solite offese contro Berlusconi, inizia decisamente col piede sbagliato. E, sempre in riferimento al nuovo segretario del Pd, lancia laffondo: Gli hanno dato un incarico a scadenza, come uno yogurt, direi anche acido.