Stupro Caffarella, Racz all’attacco: “Loyos copre altri due romeni”

di Redazione

Karol RaczROMA. Nuovi importanti dettagli emergono dall’inchiesta sullo stupro di San Valentino avvenuto al Parco della Caffarella a Roma.

Karol Racz, il 36enne, meglio conosciuto come ‘faccia da pugile’, attacca Alexandru Isztoika Loyos, il “biondino” che lo ha accusato e poi ha ritrattato tutto. “Sta proteggendo altri due romeni per una storia che avevano in sospeso. Mi ha accusato per paura. Quei due lo avevano terrorizzato – secondo Repubblica – e Alexandru era già in debito con loro. Una cosa vecchia, una storia che non è nemmeno cominciata in Italia. Avevano dei conti in sospeso. Se lui ha accusato me, sono convinto lo abbia fatto per proteggere loro”.
Secondo gli inquirenti, il biondino è stato riconosciuto senza ombra di dubbi dalla ragazzina stuprata, mentre Racz è stato individuato tra 7 foto segnaletiche.
Le indagini ora puntano sul cellulare sequestrato a Alexandru, privo di sim, e sui riscontri biologici allargati al fidanzatino. Ieri è stato prelevato il Dna del giovane per confrontarlo con gli oggetti e i loro vestiti.
Prelevato, inoltre,dagli inquirenti il trench sporco di sangue che fu usato per coprire la vittima dello stupro di San Valentino alla tavola calda nei pressi del parco della Caffarella, dove i due ragazzini hanno chiesto aiuto dopo l’aggressione. Lunedì il Riesame dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dei due romeni.
Gli inquirenti porteranno la video confessione di Alexandru, un filmato di quasi tre minuti dove Loyos spiega nei minimi dettagli lo stupro: ”All’inizio volevamo solo rapinare i ragazzi. Abbiamo deciso di violentarla mentre li stavamo rapinando. Non c’è stato bisogno di parlare tra noi e ci siamo subito capiti. Quella ragazza cercava di ribellarsi, gridava. E poi non ha gridato più. Ho costretto quel ragazzo a guardare mentre Karl stava violentando la sua ragazza, l’ho fatto per dispetto”.
Intanto il giudice per le indagini preliminari ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere per il romeno Karol Racz in merito allo stupro del 21 gennaio scorso a Primavalle ai danni di una donna di 41 anni. Il riconoscimento è avvenuto nel corso di un incidente probatorio, che si è svolto nei giorni scorsi. La vittima della violenza ha immediatamente riconosciuto Racz senza alcuna esitazione.

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