ROMA. Il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais, conferma il suo appoggio per leventuale ascesa di Silvio Berlusconi al Quirinale.
Rispondendo alla domanda di un giornalista, lex segretario di An ha risposto che oggi Berlusconi gode di un appoggio personale e popolare che fa sì che questa ipotesi sia tuttaltro che remota.
A fargli eco gi pensa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che durante l’assemblea dei gruppi parlamentari Pdl, in corso al teatro Capranica, fa sapere: Su Berlusconi al Quirinale la penso esattamente come Fini. Ha fatto bene il presidente della Camera a esplicitarlo, visto che non sarebbe un pronostico impossibile se il leader del partito di maggioranza diventasse presidente della Repubblica. Insomma ci può stare. Ma io credo ci siano due problemi: la volontà dell’interessato e la dinamica delle elezioni che per il momento sono lontane visto che la scadenza del mandato di Napolitano è ancora lontana.
Nel corso dellintervista, Fini ci tiene a precisare poi di non essere il ‘delfino’ di Berlusconi: Sono repubblicano e Berlusconi non è un re con un erede. La politica è un’altra cosa e le leadership si affermano con la capacità e le condizioni. La politica è realismo e strategia. Io credo di aver contribuito a una strategia che ha portato la cultura politica della destra italiana a integrarsi pienamente nel sistema politico, grazie anche ad alcuni amici spagnoli, tra i quali Aznar, prima di altri in Europa. Questo attore politico nuovo, che era legato alla nostalgia del fascismo, è oggi una destra democratica.
Il presidente della Camera passa poi a parlare della crisi del Pd e di Veltroni: Walter Veltroni ha salvato il Pd perché senza di lui le elezioni sarebbero andate anche peggio. Al momento il Pd sta soffrendo gravi problemi. Ma il sistema bipolare nel quale credo sta in piedi solo se il governo è forte ed è forte anche l’opposizione.