Medici-spia e ronde, Berlusconi prende distanze dalla Lega

di Redazione

Bossi-BerlusconiROMA. “Le ronde sono diventate un pretesto per l’opposizione e, per quanto riguarda i medici, lo spirito della lettera dei 101 deputati è giusto, anche se nel merito c’è un equivoco”.

Da Bruxelles, dove è presente per il vertice del Ppe, il premier Silvio Berlusconi, prende le distanze dalle “pretese” della Lega Nord che negli ultimi tempi hanno messo il suo governo in imbarazzo, soprattutto nei confronti dei credenti.

Sulla questione dei “medici-spia”, che dovrebbero denunciare i clandestini che si rivolgono a loro per curarsi, Berlusconi spiega: “Io non ho nessuna obiezione a modificare la legge. Ho parlato con chi ha firmato la lettera, persone vicine a me che mi hanno detto di averla sottoscritta in totale buona fede perchè rappresenta un sentimento che anche io condivido”.

Anche sulle ronde il presidente del Consiglio fa capire che la pensa diversamente dal Carroccio: “Io non sento l’esigenza delle ronde come invece la sente la Lega. Gli amici leghisti sono esigenti su molte cose e su questa in particolare. Noi non la sentivamo come loro, perchè pensavamo che starebbe stata presa come la volontà di sostituirci alla polizia e alle forze dell’ordine, mentre invece è tutt’altra cosa”.

Le reazioni dei leghisti non sono mancate. In primis, quella di Umberto Bossi, per il quale Berlusconi avrebbe ricevuto “pressioni dal Pdl”, anche se tuttavia ritiene che alla fine “si troverà un equilibrio anche perché Berlusconi è un amico”. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, invece, punta il dito contro la lettera dei 101 deputati, definendola “strana” e collegandola, come ha fatto Bossi, al congresso del Pdl. “Mai neanche pensato di porre la fiducia, – ha detto Maroni – ma ogni volta che si avvicina un congresso, e quello in arrivo per la Pdl è un appuntamento di fondamentale importanza, ci sono fermenti. Non vorrei che ci fosse dietro qualcosa del genere”. Maroni ribadisce che sulle denunce dei medici “non ci sarà nessun obbligo per nessuno: semplicemente togliamo un divieto che esiste solo in Italia”.

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