ROMA. Dopo lincontro a palazzo Chigi, di questa mattina, tra Stato ed Enti locali, è stato deciso che nel prossimo Consiglio dei Ministri, previsto per venerdì, non sarà preso in esame il piano casa.
Le Regioni, infatti, sono contrarie allo strumento del decreto per varare il piano casa e lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto di essere disponibile a prendere in considerazione un altro strumento e contemporaneamente ha sottolineato lurgenza del provvedimento. Gli Enti hanno comunque dichiarato la propria disponibilità a trovare un accordo che semplifichi la normativa e gli investimenti edilizi.
Utilizzeremo le prossime 70 ore, che ci separano dal Consiglio dei Ministri di venerdì, per approfondire i contenuti e trovare un’armonia con le regioni. – ha sottolineato il premier Berlusconi Sullargomento c’è una competenza concorrente e non vogliamo una contrarietà delle regioni che potrebbero poi adire alla Corte Costituzionale. Non è detto che il decreto sia lo strumento più opportuno – ha aggiunto -, ma i presupposti di urgenza sul piano casa restano.
Il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, già presidente della Regione Puglia, fa sapere che il governo punta ad ottenere una soluzione condivisa entro martedì e che successivamente verrà convocata un’altra conferenza Stato-regioni.
Sul piano casa è intervenuto anche il ministro delle Riforme Umberto Bossi che ha affermato: Ieri ho visto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e gli ho detto che è giusto parlare con tutti, con le Regioni, perchè diverse fra loro hanno già un proprio piano casa. L’accordo si troverà. L’importante è parlare. Io stesso ho bisogno di un locale per far studiare i figli.
Secondo il leader del Pd, Dario Franceschini il governo sta pensando ad una marcia indietro sui punti più controversi del decreto come avevano chiesto i democratici martedì scorso.