Allarme tumori, raccolta firme in Piazza Municipio

di Redazione

raccolta firmeAVERSA. Un gruppo di cittadini che si riconoscono nel Centro Studi e Documentazione “Carlo Rosselli” di Aversa hanno di recente lanciato una petizione per richiedere seri e concreti provvedimenti contro l’inquinamento ambientale ed atmosferico che sta provocando crescenti lutti tra la popolazione e danni irreparabili al tessuto sociale ed ambientale.

La raccolta firme si terrà domenica 14 ottobre, dalle ore 10.30 alle ore 13.30,presso il gazebo allestito inpiazza Municipio, angolo via Roma.

I DATI

I Comuni del sud della provincia di Caserta ed alcuni della parte nord della provincia di Napoli si caratterizzano per un elevato livello di mortalità per tumore dello stomaco, del rene, del fegato, della trachea, dei bronchi e dei polmoni. Ad affermarlo è uno studio dell’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità. Per entrambi i sessi si registra un trend annuale crescente e statisticamente significativo del rischio mortalità, pari al 4% negli uomini e al 7% per le donne. In alcuni di questi comuni si registra un aumento del rischio tumorale del 19% negli uomini e del 29% nelle donne. Il 43% dei siti avvelenati in Italia è concentrato in Campania. Il litorale domizio e l’agro aversano detengono il record negativo di 163.887 aree inquinate. Il tutto riconosciuto dallo stesso assessore regionale alla sanità Angelo Montemarano. Se il cancro fosse una malattia infettiva saremmo già tutti morti. Il silenzio delle Istituzioni si è trasformato nella “complicità in genocidio”. Gli abitanti invocano interventi drastici e risolutivi da tempo. La Regione, la Provincia, i Comuni, i vari Enti coinvolti nella gestione della Sanità e dell’Ambiente, nonostante tutto quello che sta accadendo, continuano a latitare. Le autorità sanitarie locali o tacciono o sono inermi su quest’immane catastrofe; i politici, tranne rare eccezioni, non hanno alcun interesse a smuovere le acque; i mass-media, in gran parte, si disinteressano di questa autentica e prioritaria emergenza e nel frattempo i loschi trafficanti di morte dell’eco-mafia, che con le sostanze chimiche e i rifiuti d’ogni sorta hanno avvelenato una terra un tempo bellissima, ormai non sono più isolati nelle Istituzioni. A qualche industriale del Nord (ed a qualche suo referente politico nazionale), fa troppo comodo avere un “territorio-pattumiera” sempre a disposizione per scaricare le sue pestilenze, pagando solo “trenta denari” a quei Giuda delle eco-mafie locali che hanno svenduto la vita di centinaia di migliaia di persone per le auto di lusso, le puttane e la “bella vita”. Siamo pronti a richiedere al Governo il riconoscimento dello “stato di calamità” per il nostro territorio La nostra petizione sarà disponibile presso tutti gli esercizi pubblici, gli studi professionali ed ogni altro luogo di ritrovo, oltreché presso i gazebo che settimanalmente allestiremo tra le strade di Aversa e dei comuni del suo Agro.

Le firme raccolte saranno inviate prioritariamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio Romano Prodi, al capo dell’opposizione Silvio Berlusconi ed al Presidente in carica del Parlamento Europeo.

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