TORINO. Una storia di degrado e violenzache ricordaquella Josef Fritzl, lingegnere austriaco che aveva tenuto segregata sua figlia Elizabeth per oltre 25 anni provocandole sei gravidanze.
Questa volta, però, la terribile vicenda è accaduta a Torino. Una donna di 34 anni, del posto, sarebbe stata stuprata dal padre e dal fratello. Quest’ultimo avrebbe violentato non solo la sorella ma anche le 4 figlie, di 20, 12, 8 e 6 anni. Da quanto si è appreso, la vittima avrebbe iniziato a subire abusi da parte del genitore da quando aveva appena 9 anni.
Inoltre, è stato accertato che nel 1994 la ragazza era scappata e si era rifugiata da uno zio dove il padre era andato a riprenderla costringendola a denunciarlo per violenza.
Dopo la segnalazione, gli zii avevano raccontato alle autorità che la fuga era stata dettata dal fatto che la giovane veniva violentata dal padre, ma lei non era stata giudicata attendibile ed era quindi tornata a casa dove le violenze erano continuate.
Ora fortunatamente l’incubo è terminato e con laccusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia sono così stati arrestati padre e figlio di 64 e 41 anni.
La donna è stata affidata ad una comunità, mentre le figlie del fratello sono state tolte alla famiglia e del loro caso se ne sta occupando la Procura dei Minori.
Decisive ancora una volta per far luce sulla vicenda le intercettazioni telefoniche ed ambientali. A spiegarlo è stato il Pm Pietro Forno: “Le intercettazioni sono uno strumento importante, anzi direi fondamentale, anche nelle indagini per i reati sessuali. Sono servite ad appurare le responsabilità. Sono state decisive: non so che cosa si sarebbe potuto fare per le vittime senza il loro supporto. Ma ci sono anche casi in cui servono invece per appurare l’innocenza delle persone. E anche in questo caso sono fondamentali”.
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