Berlusconi: “Siamo il partito della gente che ama la libertà”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. Con l’inno nazionale, seguito dall’Inno alla Gioia eseguito da un coro di 100 persone, si è aperto il congresso costituente del Popolo della Libertà.

Dal megapalco della Fiera di Roma, dopo un pomeriggio dedicato agli interventi dei giovani, è salito il premier e leader del partito Silvio Berlusconi, che ha subito salutato il suo “alleato più fedele”, Umberto Bossi. “Grazie a tutti voi che siete qui in così tanti, non potete immaginare quanta gioia mi dia questo momento. Abbiamo voluto innovare rispetto al passato, e abbiamo pensato che questo doveva essere un momento intimo di tutti noi, che siamo appena la maggioranza degli italiani. E per questo mi sono permesso di chiedere che fosse con noi il nostro più fedele alleato, Umberto Bossi”.

“Ora c’è il bipolarismo, speriamo che si vada al bipartitismo”, ha continuato il premier, sottolineando che il Pdl è “il partito degli italiani che amano la libertà e che vogliono restare liberi”.

Sottolineando che il suo intervento di oggi era rivolto al presente, mentre quello di domenica riguarderà il futuro, il presidente del Consiglio ha parlato di sondaggi, “quelli veri, non quelli fasulli di chi con i sondaggi ci gioca, che ci danno al 43,2%, ma noi puntiamo al 51%, sappiamo come arrivarci e ci arriveremo”.

Sulla Costituzione, rimarca come essa non sia prerogativa della sinistra: “Popolo è e libertà, i nomi che sono nel nostro movimento, dicono chi siamo. Dicono che la sovranità appartiene al popolo così come la carta fondativa dello stato dice sin dalla prima riga richiamandosi al popolo”.

Sulla legge elettorale dà merito al centrodestra ma anche al Partito democratico: “Le ultime elezioni politiche sono state un passo importante verso la stabilità e la modernità politica, grazie ad una legge elettorale per cui gli italiani hanno votato per due soli partiti. E’ un risultato di cui il Partito democratico e noi portiamo il merito insieme”.

Sulla collocazione europea del partito ha ribadito: “La nostra carta dei valori è il manifesto del popolo europeo. I principi in cui noi crediamo non sono astrusi o ideologie complicate, ma i valori fondanti delle grandi democrazie occidentali”.

Poi una stoccata alla sinistra, che “ci allontana dalla libertà, dalla civiltà e dal benessere”. Una sinistra “che considera lo Stato quasi un moloch, divinità, ma ha solo le sembianze della divinità perchè in realtà quello che gli interessa è solo l’esercizio del potere per una oligarchia”. Non a caso, per Berlusconi, “non si dimentica democratici solo togliendo la parola comunista”. E ha rievocato il periodo di Tangentopoli “quando certa sinistra, guidata da Achille Occhetto, tentò di prendere il potere con la complicità di una magistratura militante”.

Un ringraziamento ad Alleanza Nazionale e a tutte le forze fondatrici come la Nuova Dc di Rotondi, il Nuovo Psi, il Partito repubblicano, Liberali popolari, Fiamma libertaria e altre: “Le nostre idee sono vincenti. Forza Italia e Alleanza Nazionale, assieme agli altri, hanno sempre avuto la tendenza a rappresentare tutti gli italiani, non solo una parte”.

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