Buccaneer, i pirati somali lanciano ultimatum di 72 ore

di Angela Oliva

BuccaneerTORRE DEL GRECO (Napoli). Da oggi scatta l’ultimatum di 72 ore posto dai sequestratori somali della nave Buccaneer per giungere ad una soluzione pena l’uccisione dei 16 marinai.

Gli ostaggi, infatti, sono nella mani dei pirati dallo scorso 11 aprile e solo giovedì sera due di loro Vincenzo Montella e Giovanni Vollaro, i due marittimi di Torre del Greco, hanno potuto parlare con i rispettivi papà e li hanno informato dell’ultimatum. Le famiglie hanno riferito la notizia e chiedono l’intervento del governo poichè se entro 72 ore non si proceda alle trattative per il rilascio degli ostaggi, i sequestratori hanno assicurato che li uccideranno.

“Chiediamo il massimo interessamento da parte del governo – dicono Mariarca, compagna di Giovanni Vollaro, e Francesca, sposata con Vincenzo Montella – e che Berlusconi faccia tutti i passi possibili per giungere alla liberazione degli ostaggi in mano ai pirati somali. I nostri figli – proseguono le donne – sono in forte apprensione. Abbiamo provato a tenere lontana la nostra angoscia, ma è ovvio che capiscono che la nostra vita è cambiata dopo l’11 aprile”.

Anche la Chiesa si è mobilitata organizzando, per domani sera, nella basilica di Santa Croce una celebrazione eucaristica: “Pregheremo per i marittimi in mano ai sequestratori – fa sapere don Giosuè Lombardo, parroco di Santa Croce – Sugli sviluppi della vicenda abbiamo informato immediatamente anche l’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, chiedendo che sia interessato anche Papa Benedetto XVI. Sono ore di estrema tensione ed è giusto non lasciare nulla di intentato per arrivare alla liberazione degli ostaggi”.

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