ROMA. Il messaggio, leredità spirituale e morale della Resistenza, della lotta per la liberazione dItalia vive nella Costituzione, Carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra rinnovata identità nazionale.
In essa possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente gli anni 1943-45, quanti ne hanno una diversa memoria per esperienza personale o per giudizi acquisiti.
Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto al Palazzo del Quirinale incontrando gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e dArma in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.
Le Forze Armate di oggi – ha sottolineato il Capo dello Stato – si fanno onore in Italia ed allestero perpetuando e consolidando gli ideali e i valori che ispirarono il coraggio di quanti, civili e militari, persero la vita nella lotta per la liberazione dItalia.
Nel corso della cerimonia il Presidente Napolitano ha consegnato le Medaglie doro al Merito Civile ai Gonfaloni delle Province di Genova e di Forlì- Cesena. E un doveroso riconoscimento ha detto il Presidente della Repubblica – a popolazioni che reagirono con fermezza ad angherie, deportazioni, stragi infami e distruzioni, offrendo alla causa della libertà un elevato tributo di vittime.
Il nostro ricordo ha concluso il Presidente – il nostro omaggio a tanto sacrificio si unisce allimpegno a non ripetere gli errori del passato.
Sabato25 aprile, il Capo dello Stato, che giovedì all’Ossario di Coazze aveva già reso simbolicamente omaggio al sacrificio di tutti i caduti per la Liberazione dell’Italia, si recherà a deporre una corona dalloro al sacello del Milite Ignoto allAltare della Patria.Poicelebrerà la Festa della Liberazione al Sacrario Militare di Montelungo (Caserta) dove sono raccolte le salme di 974 caduti tra il 1943 e il 1945 provenienti dai vari cimiteri di guerra.