ROMA. La crisi finanziaria ha, per inaudita velocità diffusiva e vastità di impatto, determinato un quadro, per la celebrazione della Festa del 1 maggio, del tutto diverso da quello dello scorso anno.
Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto al Palazzo del Quirinale per la celebrazione della Festa del Lavoro.
Di qui limpegno del governo e del Parlamento, così come delle parti sociali – ha proseguito il Capo dello Stato – per interventi pubblici efficaci su un duplice fronte: quello del superamento della crisi in atto e del rilancio dello sviluppo economico, e quello del rafforzamento delle tutele del reddito per i lavoratori e le famiglie in difficoltà, in particolare del rafforzamento degli ammortizzatori sociali. Il presidente ha quindi sottolineato come la crisi possa essere unoccasione per unItalia più attenta al valore del lavoro, alla tutela del lavoro, ai diritti del lavoro. Fu quella lItalia cui pensavano i nostri padri nel definire il primo articolo della Carta costituzionale e la sua linea ispiratrice.
Il Capo dello Stato ha quindi salutato i lavoratori abruzzesi che questanno hanno partecipato alla cerimonia al Quirinale sottolineando la grande prova collettiva di dignità, di fermezza e di senso del futuro che gli abruzzesi hanno offerto all’Italia e al mondo. E ha inoltre evidenziato come il fenomeno degli incidenti sul lavoro rimanga dolorosissimo e inquietante, e si può rischiare di vederlo aggravarsi se alle difficoltà della crisi economica corrispondesse una qualche tendenza a ricorrere più facilmente al sommerso e comunque al lavoro irregolare, in special modo allimpiego illegale di immigrati.
Infine, un riferimento allaccordo Fiat-Chrysler: Oggi lItalia può essere fiera del riconoscimento che una nostra grande impresa ha ottenuto in America e nel mondo. E la conferma dellimportanza decisiva dellinnovazione e della piena valorizzazione delle risorse umane, a partire dal mondo del lavoro, di cui lItalia è ricca.
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