ROMA. Per il disegno di legge sulla sicurezza si potrebbe ricorrere alla fiducia. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, anche se, come ha spiegato il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, non è detto che tale ipotesi venga concretizzata.
Il ddl sicurezza prima si approva e meglio è. Chiederemo che sia posto in votazione con la fiducia subito, il prima possibile, ha detto il ministro dellInterno, RobertoMaroni.
Intanto, la Camera ha di nuovo rinviato ancora linizio dellesame e delle votazioni sugli emendamenti al ddl sicurezza. LAula di Montecitorio ha votato a favore dellinversione dellordine dei lavori proposta dal vicecapogruppo del Pdl, Italo Bocchino.
Secondo il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, ricorrere al voto di fiducia sul disegno di legge sulla sicurezza sarebbe un grave errore e in grado di rivaleggiare con quello che si potrebbe considerare il peccato d’origine del ddl. Un sistema di norme – si legge in un editoriale – che tende a proporre allo straniero immigrato in Italia una sorta di percorso a ostacoli da superare per restare in questo Paese piuttosto che regole chiare verso un’integrazione da ricercare per convenienza e per convinzione.
Ieri, ricordiamo, la maggioranza ha fatto dietrofront sulla norma relativa ai presidi-spia accogliendo la richiesta del presidente della Camera Gianfranco Fini. Al termine di una riunione fiume di maggioranza, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha annunciato che per iscriversi alla scuola dellobbligo non sarà necessario presentare il permesso di soggiorno. Pertanto i presidi non potranno sapere se la famiglia dello studente è clandestina e non potranno fare la spia.