Esplode palazzina a Roma, due morti. Ipotesi suicidio

di Redazione

 ROMA. Una fuga di gas, intorno alle 6.30 di stamani, ha provocato l’esplosione di una palazzina nel quartiere di Mosticciano, a Roma, in via Carmelo Maestrini

Due le vittime: Elisa Castaldi, 27 anni di Vercelli, e Luisa Verdiglione, 43 anni. La prima si trovava nell’appartamento del fidanzato e dopo la deflagrazione è sbalzata nel cortile, mentre la 43enne, che viveva in un appartamento vicino a quello distrutto dall’esplosione, è stata colpita dalla caduta di un tramezzo.

Tre i feriti: la più grave è una donna di 59 anni, C.C.G., ricoverata in coma all’ospedale Sant’Eugenio di Roma con ustioni sul 70% del corpo e alcune fratture, mentre gli altri due, Concetta Palumbo, di 62 anni, e Cosimo Marano, di 33, rispettivamente suocera e fidanzato della ragazza di 27 anni morta, hanno riportato delle fratture ma non sono in gravi condizioni. Il marito della Palumbo, Gaetano Marano, di 72 anni, era uscito presto, intorno alle sei, per aprire il suo bar a Centocelle, dove lavora anche il figlio Cosimo ma che lo raggiunge sempre qualche ora più tardi. Cosimo viveva con Elisa in quella casa, assieme ai genitori, da circa sette mesi.

La palazzina è composta da due edifici di tre piani, in tutto 14 appartamenti. L’esplosione ha danneggiato anche 20 automobili parcheggiate in strada. La fuga di gas, secondo i rilievi effettuati, si è verificata in un appartamento al primo piano. In uno di questi viveva C.C.G., la donna ricoverata in gravi condizioni. Gli inquirenti stanno battendo anche la pista del suicidio da parte della 59enne, vedova e che da poco aveva perso un figlio per una grave malattia. Secondo alcuni testimoni negli ultimi tempi viveva in uno stato di depressione. Tra le macerie è stata trovata una cucina a gas con un tubo che sembrerebbe tranciato di netto.

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