Lecce, 16 poliziotti arrestati per concussione e falso ideologico

di Angela Oliva

 LECCE. Sedici agenti della polizia stradale sono stati arrestati con l’accusa di associazione per delinquere per concussione ambientale e falso ideologico.

Le indagini, che andavano avanti da sei mesi, hanno fatto luce su un circolo vizioso che andava avanti da venti anni attraverso il quale gli agenti avrebbero favorito alcune ditte del salentino in cambio di regali e denaro. I poliziotti, infatti, avrebbero omesso di controllare alcuni mezzi di trasporto non in regola con i documenti ricevendo in cambio delle “donazioni”. Da alcune intercettazioni è scaturito che ogni agente riuscisse a racimolare 500 euro a testa al mese in quest’attività illegale che, in tre anni, ha fruttato a ciascuno 30mila euro. Il corpo della polizia stradale è decapitato con 16 arrestati su 36 che, tra qualche giorno, saranno sostituiti da poliziotti aggregati.

Il capo della procura salentina Cataldo Motta, interpellato sull’accaduto, ha affermato: “C’è soddisfazione per aver fatto emergere questa situazione molto grave, soddisfazione tuttavia temperata dal fatto che si tratta di agenti di polizia con i quali siamo abituati a lavorare e a condividere gli interventi per la legalità. L’aspetto che crea maggiore amarezza è proprio questo. La possibilità di un’indagine così approfondita si è presentata solo quando abbiamo avuto una denuncia non anonima dall’interno della stessa sezione di polizia stradale. E poi c’è stato l’invio, con lettera anonima, di un elenco di aziende che pagavano gli agenti”.

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