L’ombra delle Br minacciava il G8: 6 arresti

di Redazione

 ROMA. La Digos di Roma ha arrestato cinque persone che stavano pianificando azioni violente per il G8 de La Maddalena, in Sardegna,poi spostato aL’Aquila.

In manette, a Roma, è finito Luigi Fallico, 57 anni, detto “il corniciaio”,poiché titolare di una bottega di cornici della capitale, negli anni ’80 coinvolto marginalmente in alcune inchieste su gruppi che ruotavano attorno alle Brigate Rosse. Quest’ultimo, avrebbe contattato numerosi esponenti, alcuni dei quali già coinvolti come fiancheggiatori delle nuove Brigate rosse, nel suo progetto di ripristino della lotta armata. Tra questi, anche uno coinvolto nelle indagini sull’omicidio del giuslavorista Massimo D’Antona, ucciso in via Salaria il 20 maggio 1999.

In carcere anche Bruno Bellomonte, 60 anni, rappresentante dell’indipendentismo sardo, arrestato dalla Digos di Roma mentre era a Roma per incontrare Fallico, e Beniamino Vincenzi, 38 anni, anche lui arrestato nella capitale. A Genova arrestatiRiccardo Porcile, 39 anni, e Gianfranco Zoia, 55. Ai domiciliari, a Roma, è finita una sesta persona in relazione alla età avanzata.

A Milano sono state inoltre perquisite le abitazioni di Ernesto e Manolo Morlacchi, 35 anni, figlio di Pierino Morlacchi, uno dei fondatori delle Brigate Rosse insieme a Renato Curcio.

Per tutti le accuse sono di banda armata, associazione eversiva ed armi. Secondo i magistrati della procura di Roma e gli agenti della Digos, al lavoro dal 2007, questa operazione ha stroncato “sul nascere e sul crescere una formazione che si proponeva come erede del disegno eversivo sviluppato dalle Brigate rosse”. Ciò emergerebbe dal ritrovamento di armi, di documenti, cartacei e informatici e dal contenuto di intercettazioni ambientali.

Ma la mobilitazione contro il G8 sarebbe, secondo la Procura della capitale, solo uno dei progetti che aveva in mente la presunta “cellula” sgominata dai poliziotti. Agli atti della magistratura ci sarebbero decine e decine di conversazioni intercettate negli ultimi mesi durante le quali si parlerebbe di progetti eversivi. Il timore dei responsabili della polizia di prevenzione su attacchi mirati durante il G8 da parte dell’area della sinistra radicale, ma anche della destra estrema, è divenuto più forte dopo quanto avvenuto nel corso del vertice che si è svolto a Londra nel marzo scorso con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine andati avanti per due giorni e un uomo morto dopo essere stato picchiato dalla polizia.

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