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AOSTA. Diecimila tonnellate di combustibile per stufe sono state sequestrate in 29 province italiane di undici regioni.
Lindagine è partita da un cittadino di Aosta, che ha fatto analizzare il pellet perché non bruciava bene.
Il materiale dopo gli accertamenti, è risultato essere contaminato da cesio 137 prodotto dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali.
La merce era arrivata dal Baltico, precisamente dalla Lituania lo scorso autunno, e poi venduta in tutta Italia. A Bologna sono state bloccate 23 tonnellate di pellet, per un totale di 24 bancali, dopo un intervento della squadra mobile.
Dopo il maxi-sequestro in Valle d’Aosta, proseguono le indagini in tutta Italia.
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