Maroni: “Ronde possibili”. Insorge l’opposizione

di Angela Oliva

 ROMA. Il fenomeno già esiste, secondo il Ministro Roberto Maroni, e le regole servono solo ad evitare le ronde fai da te.

“Il nostro ddl – ha spiegato Maroni – impedisce le ronde fai da te. Si prevede infatti che sia il sindaco a decidere di avvalersi delle associazioni di volontari; queste ultime devono essere inoltre iscritte in un registro e passare al vaglio del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Tutto il resto – ha aggiunto – è folklore o strumentalizzazione politica”.

Domenica la Procura di Milano ha aperto una indagine sulle ronde create dal neonato Partito nazionalista italiano di Gaetano Saya con l’accusa di violazione delle legge Scelba che punisce la ricostituzione e l’apologia del fascismo. Intanto la questione ha scatenato numerose polemiche in campo politico.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha affermato: “Trovo che le Camice grigie siano una cosa indecorosa e vergognosa fatta peraltro da un personaggio assolutamente improbabile. L’iniziativa è fatta apposta da tutti coloro che vogliono gettare ombre e discredito su qualsiasi ragionamento di volontariato sul territorio. Una cosa che è assolutamente censurabile in maniera totale”. L’Udc, invece, ha annunciato che ha presenterà un’interpellanza al Governo per chiedere il divieto alle ronde per motivi di pubblica sicurezza: “Che siamo nere, rosse o verdi, le ronde sono la resa dello Stato e un vero rischio per i cittadini”. Colpa della Lega per l’Italia dei Valori che ha affermato: “La Lega, ancor prima che la legge sulle ronde entri in vigore, è riuscita a sdoganare il fascismo”. Per il Prc, infine, le ronde “sono una riedizione in peggio delle squadracce fasciste”.

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