GELA. 12 persone affiliate alla cosca mafiosa degli Emmanuello sono state arrestate durante l’operazione “Cerberus”della Squadra mobile di Caltanissetta e del commissariato di Gela riguardante un vasto giro di estorsioni a commercianti, imprenditori e professionisti.
Operazione che ha confermato la spartizione del territorio tra Stidda e Cosa nostra nella riscossionedel pizzo. Ruolo centrale avrebbe Calogera Pia Messina, madre del defunto boss Daniele Emmanuello, ucciso dalla polizia il 3 dicembre 2006, mentre la moglie sarebbe solo destinataria dei proventi delle estorsioni. La Messina, come emerso dalle indagini, avrebbe inoltre coperto la latitanza del figlio.
In manette sono finiti:Angelo Massimiliano Bassora, 36 anni; Giuseppe Billizzi, 37; Massimo Carmelo Billizzi, 34; Luigi Cannizzaro, 45; Stefania Cascino, 31; Giuseppe Cassarino, 51; Crocifisso Cavaleri, 55 ; Giorgio Davide Lignite, 39; Sandro Missuto, 31; Orazio Pirro, 35, imprenditore; Alessandro Rolla, 27;Domenico Vullo, 33, tutti di Gela.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Caltanissetta Giovanbattista Tona, su richiesta del procuratore Sergio Lari, dell’aggiunto Domenico Gozzo e del sostituto procuratore Nicolò Marino.
Sequestrate anche due imprese edili gestite dalle cosche ed effettuateperquisizioni a Palermo, presso le sedi di imprese edili ritenute collegate all’organizzazione mafiosa.