ROMA. Stava rientrando a casa, dopo aver trascorso una tranquilla serata in compagnia di alcuni amici, quando una studentessa 21enne è stata violentata.
Lo stupratore con il volto coperto da un passamontagna e un coltello a serramanico in mano ha minacciato la giovane che aveva appena parcheggiato la sua auto nel garage del condominio dove abita a Tor Carbone, un quartiere borghese a Roma Sud. Luomo, che parlava italiano, le ha puntato il coltello alla gola e lha violentata. La ragazza non ha potuto ribellarsi alla violenza e neppure le sue urla hanno destato sospetti nel
condominio perché le mura spesse del garage hanno isolato qualsiasi rumore. La giovane studentessa universitaria è stata ricoverata allospedale SantEgidio e poi è stata ascoltata dalla squadra mobile che sta indagando sul caso. La vittima, proveniente da una famiglia benestante, è stata descritta dai vicini di casa come una ragazza tranquilla: E’ una ragazza tranquillissima, l’ho vista crescere. Non è appariscente né l’ho vista mai ostentare la sua bellezza. Una cosa del genere in questa zona è la prima volta che succede. Finora tutti lo consideravamo un quartiere molto tranquillo.
Gli agenti stanno approfondendo le indagini per capire se si tratta dello stesso violentatore che, lo scorso 5 giugno scorso, in un’autorimessa in zona Bufalotta, a nord di Roma, violentò una giornalista di 34 anni. Le analogie con la violenza di questa notte sono molte: anche il quel caso, lo stupratore stringeva un coltello in mano, indossava un passamontagna nero e scelse di colpire la vittima nel garage condominiale a notte fonda. A far luce sulle indagini sarà il test del Dna sulle tracce biologiche lasciate dal violentatore sul nastro adesivo che usò per legare le mani e tappare la bocca della giornalista. Lindizio sarà comparato con gli altri rilevati dalla polizia scientifica nella violenza sessuale della scorsa notte.