ROMA. La polizia ha rinvenuto nell’abitazione di Luca Bianchini, il presunto stupratore seriale di Roma, alcuni oggetti per compiere riti esoterici e filmati pornografici con trame di violenze sessuali.
Assieme a candele, aghi, chiodi, pozioni per ottenere amore e salute, e filmati dai titoli eloquenti come “Stupri gallery”, sono state ritrovate fascette nere di plastica, simili a quelle utilizzate per immobilizzare le vittime, una pistola giocattolo, due coltelli avvolti nello scotch grigio ed un braccialetto forse appartenente ad una delle vittime.
Gli oggetti trovati, tra i quali anche dei fogli dattiloscritti in cui venivano riportati due riti definiti di “Halloween” e “Rito con scudo per ottenere l’amore” che sarebbero stati consegnati a Luca Bianchini da un mago, erano stati debitamente nascosti nel doppiofondo di un mobile della sala da pranzo.
Nel mostrare gli oggetti trovati a casa di Bianchini, la questura di Roma ha fatto anche trapelare che non esiste nessuna pista su un ipotetico secondo uomo che ha partecipato agli stupri nella Capitale. Gli inquirenti affermano che solo nel caso della violenza avvenuta nel giugno scorso alla Bufalotta, una testimone riferì della presenza di un altro soggetto sospetto nella zona dello stupro: si tratterebbe di un uomo avvistato mentre mangiava un gelato camminando in una zona dove non esistono gelaterie. Non solo. Il capo della Squadra Mobile di Roma, Vittorio Rizzi, rispondendo ai giornalisti in merito all’attendibilità del test effettuato nei giorni scorsi, ha spiegato che “il dna prelevato a Luca Bianchini è di tipo nucleare e quindi il suo grado di compatibilità con quello dei tre casi di stupro di cui è accusato è massimo”.
Intanto,sono in corso accertamenti su almeno 15 violenze sessuali avvenute negli ultimi anni a Roma. Al momento gli inquirenti stanno effettuando indagini su episodi che partono dal 2005. Smentitala pista secondo la quale l’arrestato frequentasse zone di scambisti.
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