ROMA. Mentre L’Espresso pubblicala terza parte delle registrazioni di PatriziaD’Addario con il premier Silvio Berlusconi, una donna, Bernardina Murgolo, intervistata da La Gazzetta del Mezzogiorno,invita a non credere alla escort barese.
La Murgolo per cinque anni ha tollerato la relazione tra il marito, l’imprenditore edile Giuseppe Barba, e la D’Addario. “Non credete a Patrizia D’Addario. Diffidate di questa donna: lo dico per mio marito, ma anche per Berlusconi. Perchè questa donna sta usando con Berlusconi la stessa tattica usata con mio marito: ricatta col registratore”.
“Io – continua Dina, come la chiamano gli amici – voglio mettere in guardia circa la credibilità di questa donna. Lo dico per Berlusconi, perché ci tengo al presidente: tutta l’Italia sappia che questa donna è stata capace di distruggere mio marito come uomo e come imprenditore. E’ una donna vorace, ha preteso gioielli, viaggi, appartamenti. Quando ha capito che quest’uomo lo aveva perso, perché era tornato a casa da me, allora ha usato la tattica delle foto e delle registrazioni per i suoi ricatti”.
Dall’intervista emerge che Barba è stato denunciato dalla escort per sfruttamento della prostituzione, minacce e lesioni, è stato arrestato e ha dovuto patteggiare una pena per uscire dal carcere. “Sì – dice Dina Murgolo – anche mio marito l’ha denunciata più volte. Io pure ho presentato una trentina di denunce contro di lei in quattro anni, dal 2003”. “Sin da ragazza – continua – D’Addario aveva solo un obiettivo: finire sui giornali. Nel 2004 realizzò quel calendario che presentò in grande stile a spese di mio marito. Poi si fece accompagnare negli studi di Canale 5 di ‘Uomini e donne’, ma fu subito bocciata dal tronista Fabio: per ammaliarlo fece in trasmissione dei giochi di prestigio, da una candela fece uscire un fiore. Così, tentò…”.
Già nei giorni scorsi “Il Giornale” ha pubblicato stralci delle denuncedell’imprenditore Barba, e di quelle sottoscritte alla polizia dallex moglie e dalle figlie dell’uomo. Verbali e dichiarazioni risalenti al 2004, 2005 e 2006. Barba accusò la donna di averlo tamponato di proposito in autostrada per mandarlo a morire fuori strada mentre la moglie e le figlie raccontano di tentate aggressioni.