ROMA. Una vera e propria classifica per giudicare gli atenei più virtuosi con 27 promossi e altrettanti bocciati.
A stilare questa moderna pagella è stato il Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini che ha deciso di premiare con contributo economico le università che detengono i maggiori standard qualitativi. La medaglia doro è andata alluniversità di Trento che, pur essendo un piccolo ateneo, è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i finanziamenti europei. A seguire i politecnici di Milano e Torino che hanno conseguito risultati importanti su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli studenti, processi formativi positivi e presenza di molti progetti assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Maglia nera per le ultime quattro della classifica è andata agli atenei di Messina, Palermo, Foggia e Macerata. In base ai nuovi criteri di valutazione della qualità messi in atta dal ministro Gelmini agli atenei sarà assegnato il 7% del Fondo di finanziamento ordinario, cioè 525 milioni di euro e cioè due terzi di questo fondo sono stati assegnati in base alla qualità della ricerca e il restante in base alla qualità della didattica.
Nella conferenza stampa che il Ministro alla Pubblica Istruzione ha tenuto a palazzo Chigi per illustrare lapprovazione del pacchetto università in Consiglio dei ministri, cè stato un blitz del parlamentare dellIdv Stefano Pedica che chiedeva lo scioglimento del comune di Fondi per infiltrazione mafiosa. La Gelmini, irritata dallinsistenza dellesponente dipietrista, ha abbandonato la sala affermando ironicamente: L’Idv è sempre una forza molto democratica, complimenti. Ci oscurano – replica Pedica a nome dellUdc – ci tolgono la voce in Parlamento e in televisione. Noi siamo come in Iran, dobbiamo parlare anche se oscurati, dobbiamo fare come Mousavi. Dopo aver toccato il fondo con Fondi – ha detto scherzando – ora parliamo di altri fondi… dell’università. Intanto da palazzo Chigi è arrivato il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri che ha confermato la decisione di rinviare alla prossima riunione la decisione sullo scioglimento del consiglio comunale di Fondi.