PESCARA.Uno sfollato del terremoto in Abruzzo, presentando alla Protezione Civile e al Comune de L’Aquila la domanda di richiesta di nuovo alloggio, ha indicato come destinazione Villa Certosa o Palazzo Grazioli, ossia la residenza sarda e quella romana del premier Silvio Berlusconi.
La casa di Antonio Bernardini, infatti, è nella zona rossa del capoluogo, inagibile. E’ stato costretto, dunque, a richiedere una nuova sistemazione, optando, se possibile, per una di lusso. Potrebbe sembrare una provocazione ma lui smentisce. “E’ una richiesta legittima – ha detto all’Ansa il terremotato – ma di una basata sulle dichiarazioni del presidente il quale aveva pubblicamente promesso che avrebbe ospitato nelle sue case alcuni terremotati. In questo modo avrei anche l’occasione di essergli utile con consigli basati sulla mia esperienza di terremotato prima in auto, poi in tenda e infine in due alberghi, e di profondo conoscitore della città”.
Bernardini è segretario generale ed economo del Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia (Crab), ma fu licenziato illegittimamente sei anni fa ed è in attesa che sia dato seguito a due sentenze della magistratura che impongono al Consorzio il suo reintegro immediato nelle funzioni e il pagamento delle retribuzioni e dei contributi.
L’aquilano si rifà alle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio nell’aprile scorso, pochi giorni dopo il devastante sisma. Berlusconi, in quella circostanza, diceva di voler mettere a disposizione anche le sue proprietà per accogliere provvisoriamente le famiglie sfollate: “Due – diceva il Cavaliere – andranno in Sardegna, nella mia tenuta ci sono anche degli appartamenti. Stiamo individuando le persone d’ intesa con Bertolaso. Almeno un’ altra andrà a Milano 2. O a Milano 3, anche lì in un appartamento. L’ importante è fare in modo che non sorga nessuna baraccopoli, e che il tempo di permanenza nelle tendopoli sia il minimo possibile. Tantissimi italiani stanno offrendo anche le loro seconde case per questa gente, c’è una grande gara di solidarietà, che mi rende orgoglioso di essere italiano, mai come in questo momento”.