BELLUNO. Il presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano ha presenziato, adAuronzo di Cadore, alla cerimonia di iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio Unesco.
“Ci unisce come è naturale un sentimento di orgoglio – ha sottolineato il capo dello Stato – perché con le Dolomiti lItalia raggiunge il primato di 44 siti iscritti nel patrimonio mondiale dellumanità. Due di essi sono stati riconosciuti siti naturali di rilevanza globale: prima delle Dolomiti, le Isole Eolie, e oggi ho la ventura di poter fare quasi da ponte ideale tra le une e le altre, essendo appena rientrato da Stromboli, che io e mia moglie amiamo molto da decenni, mentre ad Auronzo siamo legati da un bel ricordo personale giovanile. Della sua straordinaria ricchezzadobbiamo condividere non solo lorgoglio ma anche la responsabilità”.
“Abbiamo di fronte al mondo – ha aggiunto il presidente della Repubblica – la responsabilità di salvaguardare questo grande patrimonio comune. E daltronde a ciò ci chiama larticolo 9 della nostra Costituzione che è uno dei suoi principi fondamentali”. “Se si legge la Carta, e bisognerebbe farlo, e tornare a farlo, costantemente, ci si accorge che il soggetto più citato è la Repubblica. È, nel dettato della Costituzione la Repubblica il soggetto che regge gran parte dei suoi precetti che riconosce diritti e tutela, beni preziosi per tutti”. “La Repubblica è certamente lo Stato, il governo, linsieme delle istituzioni nazionali, regionali e locali è linsieme delle amministrazione pubbliche e dei corpi preposti al rispetto della legge e alla sicurezza della collettività. Ma la Repubblica siamo nello stesso tempo noi, tutti noi, cittadini, persone, come singoli e nelle formazioni sociali in cui ci raccogliamo”.
Per Napolitano “contanoi comportamenti di ciascuno che non devono essere rivolti al cieco soddisfacimento di interessi particolari, ma alla salvaguardia della ricchezza comune, anche nellinteresse dei nostri figli e delle generazioni future”. E ha sottolineato come la tutela del patrimonio debba essere responsabilità delle autorità di governo e dei singoli cittadini. “Tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico è responsabilità che dobbiamo, sì, sollecitare poteri pubblici ad assolvere pienamente ma è anche responsabilità che dobbiamo assumerci noi cittadini, ciascuno di noi, dovunque viviamo e operiamo, specie se in luoghi di inestimabile valore per lumanità intera”.
Il presidente ha anche rimarcato che “il paesaggio, lambiente naturale e storico, sono beni, sono valori che non possono essere spinti in secondo piano nelle decisioni delle autorità di governo (e su ciò si dimostra determinata a vigilare il ministro Prestigiacomo, e me ne compiaccio) ma non possono nemmeno essere ignorati o trascurati dal singolo che aspiri a costruirsi una casa o che voglia trarre maggior profitto dallattività turistica. La valorizzazione di territori come i vostri – ha aggiungo – opportunamente mirata a migliorarne la fruibilità e in generale lo sviluppo delleconomia e del turismo, debbono ancorarsi al senso del limite e al rispetto delle regole”. Napolitano ha lodato limpegno congiunto di istituzioni locali e governo nazionale perchè le Dolomiti divenissero patrimonio Unesco. “Uno spirito di collaborazione – ha evidenziato – che mi auguro si consolidi al di fuori di ogni particolarismo”. E infine ha auspicato che le Dolomiti diventino “un esempio valido per tutto il paese, che vede purtroppo ferito da troppi guasti ed esposto a seri rischi il suo patrimonio naturale, storico ed artistico”.
La cerimonia è stata aperta con un minuto di silenzio in memoria delle quattro vittime della caduta lelicottero del Suem 118 sabato scorso. Il pubblico in piedi ha ricordato Stefano Da Forno, Dario De Felip, Fabrizio Spaziani e Marco Zago cadutiin località Rio Gere sotto il Monte Cristallo. “Rinnovo lespressione della mia partecipe solidarietà al dolore dei famigliari dei quattro operatori che hanno sacrificato la loro vita nello svolgimento del servizio che con passione e dedizione prestavano sistematicamente a tutela dei cittadini e degli amanti della montagna”, ha detto Napolitano.
Il capo dello Stato è giunto ad Auronzo di Cadore accompagnato dalla moglie Clio. Ad accoglierlo il ministro dellAmbiente Stefania Prestigiacomo e il governatore del Veneto Giancarlo Galan. Proprio quest’ultimo ha criticato l’assenza dei sindaci di Cortina dAmpezzo e Pieve di Cadore, lutto per la morte di quattro operatori del Suem. “Gli amministratori locali hanno perso una buona occasione per fare il loro dovere”, ha detto Galan. “La manifestazione andava fatta, perché è anche un modo per onorare quattro eroi civili che hanno perso la vita per aiutare gli altri”, il commento del ministro Prestigiacomo. Mentre il presidente Napolitano si è limitato a dire: “Le speculazioni sono fuori luogo”.