Lega avverte il Vaticano: “Basta accuse o rivediamo il Concordato”

di Redazione

Umberto Bossi ROMA. O la Santa Sede smette di accusare la Lega, oppure il partito del ministro delleRiforme UmbertoBossi proporrà di rimettere in discussione i Patti lateranensi che regolano, per costituzione, i rapporti fra Italia e Vaticano.

La “minaccia” leghista arriva dalle colonne de ‘La Padania’, quotidiano del Carroccio, alla vigilia dell’incontro a L’Aquila fra il premier Silvio Berlusconi e il cardinale Tarcisio Bertone.

L’articolo del quotidiano lombardo, in prima pagina, dal titolo “Strane ingerenze ideologiche in uno stato laico”, riferendosi alla polemica sugli immigrati, definisce le parole di monsignor Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti,all’indirizzo del ministro leghista Calderolicome “l’ultimo episodio di una lunga serie di ingerenze ideologiche e squisitamente politiche da parte di uomini delle gerarchie ecclesiastiche nelle faccende di uno Stato che, fino a prova contraria, è laico”. Ed elenca tutti gli interventi di prelati e porporati contro le politiche, soprattutto in tema di sicurezza e immigrazione, degli attuali ministri leghisti.

Citando i Patti lateranensi come attualmente disciplinati e in vigore, l’articolo, a firma di Stefano B. Galli, continua: “I confini e le sfere di ingerenza reciproca fra Stato e Chiesa sono precisi. Ed è anche vero che la Chiesa rappresenta uno dei cosiddetti ‘poteri forti’. Tuttavia se i rapporti fra lo Stato e la Chiesa andranno avanti lungo questa deriva, ossia le gerarchie ecclesiastiche proseguiranno in questa politica marcatamente interventista nei confronti delle decisioni e degli orientamenti della politica e delle istituzioni al di là di ogni ragionevole confine di neutralità delle rispettive sfere di intervento, bisognerà inserire nell’agenda delle riforme anche una revisione di Concordato e Patti lateranensi. Non ci pare il caso”.

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