CALTANISSETTA. Se avessero “cantato” la loro famiglia non avrebbe avuto scampo. Una minaccia indirizzata a due nuovi pentiti, contro i quali quattro pregiudicati avevano pianificato il rapimento e la probabile uccisione di figli e parenti.
A fermarli la squadra mobile di Caltanissetta con gli uomini del commissariato di Niscemi e di Vittoria.I poliziotti li hanno pedinati, intercettati e fermati nella notte tra sabato e domenica su ordine del pubblico ministero Fabio Scavone, della Dda di Catania.
In manette, nel corso dell’operazione denominata “Crazy Horse”,sono finiti i pregiudicati Rosario Lombardo, 48 anni, soprannominato “Saru Cavaddu”, già agli arresti domiciliari, Giuseppe Lodato, di 54, detto “Peppi Vureddu”, Alessandro Ficicchia, 42 anni, tutti di Niscemi, Alessandro Aparo, 27 anni, di Vittoria. Per tutti l’accusa è di associazione mafiosa. Gli arrestati disponevano di notevoli quantità di armi e di uomini.
Uno dei due pentiti delle cosche di Niscemi, che ha già cominciato a fare importanti rivelazioni, aveva subito, l’11 luglio scorso, l’incendio di due auto e ricevuto intimidazioni telefoniche anonime pervenute alla sua convivente. La madre, inoltre, aveva ricevuto una “visita” nella propria abitazione ed è stata proprio lei la più determinata nel denunciare tutto alla polizia.