AVERSA. Duro e circostanziale il documento protocollato il 25 ottobre dagli Lsu aversani ed indirizzato al sindaco Ciaramella ed all’assessore al personale Diomaiuta.
Oggetto delle contestazioni le modalità di assunzione presso il comune normanno e la mancanza di applicazione della legge 56/87 sull’immissione al lavoro. Firmato da oltre 70 degli attuali 120 in forza al comune l’atto sancisce: “L’assessore ha accennato al fatto che il bilancio dell’ente consente anche per l’anno 2007 l’assunzione di altri due Lsu, anche se chiarito che per il momento non si conoscono ancora le modalità di tali assunzioni. In considerazione delle innumerevoli voci che dopo tale affermazione girano tra gli addetti ed i non addetti ai lavori (ci sarebbero addirittura i nominativi di coloro che dovrebbero beneficiare dell’assunzione, cioè due Lsu che hanno frequentato un corso per messo notificatore insieme a dipendenti comunali di ruolo. A spese di chi? Corso mai pubblicizzato e al quale hanno partecipato solo Lsu dell’ufficio Tributi, non si comprendono i criteri di selezione,in quanto era diritto di tutti gli Lsu potervi partecipare e, cosa più grave se la spesa è stata a carico dell’Ente)”. Attualmente i lavoratori socialmente utili sono indispensabili all’intera macchina amministrativa comunale in quanto destinati alle mansioni che di fatto rendono mobile e veloce ogni richiesta fatta all’Ente. Sono considerati veri e propri dipendenti, ad eccezione del fatto che non percepiscono tredicesima, quattordicesima, non hanno diritto ai contributi ed alle ferie come gli “effettivi”. “Occorre a nostro avviso – si legge ancora – concentrarsi seriamente per un piano di stabilizzazione dei Lsu teso a rilanciare un Ente che sta, di anno in anno, perdendo il personale, man mano messo a riposo per giunti limiti di età, e che grazie all’impiego costante dei Lsu, non si traduce in disservizi a discapito dell’utenza. I lavoratori non considerano sufficienti solo le due assunzioni previste, ma ritengono che si possano assumere una quindicina di lavoratori con un part time di 4 ore. Questa volta a differenza di quanto accaduto precedentemente, i lavoratori si mobiliteranno anche a costo di perdere i due posti di lavoro previsti”.
Già lo scorso 5 ottobre, i lavoratori inscenarono una protesta nella casa comunale. Realizzammo un videoreportage, che riproponiamo.
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